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È ufficiale, dopo mesi di trattative finalmente la firma per il governo di unità nazionale. La Libia torna a respirare aria di pace, dopo che i negoziati che si sono protratti ormai senza sosta da mesi e che, nonostante l'intervento internazionale, sono stati più volte per saltare. La firma però, è stata accolta da un forte applauso a Skhirat, la città del Marocco che ha ospitato le rappresentanze. La gioia per il raggiunto accordo di pace è stata visibile anche attraverso la commozione dei rappresentanti di Tripoli e Tobruk che si sono abbracciati. Un passo avanti importante oggi è stato fatto, dopo le dure reazioni e le distanze sorte alla conclusione della sconfitta di Gheddafi e la caduta del decennale periodo di tirannide libico. La rivolta libica, sostenuta da forze occidentali, ha portato come conseguenza, una lotta interna che non ha avuto sosta e che ha fatto nascere molte fazioni contrapposte tra loro. Difficile il dialogo, ma importante il risultato raggiunto oggi. L'accordo è stato salutato, a livello internazionale, come un positivo segno per riportare tranquillità e soprattutto la ricostruzione in Libia. Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, ha commentato la firma ricordando che a Roma è stato firmato un accordo importante sugli aiuti che giungeranno dall'Italia in Libia e che questo non è da considerarsi "solo un pezzo di carta". Il ministro ha infatti ricordato la conferenza sulla Libia che si è svolta in settimana a Roma e che ha visto l'Italia protagonista di questo importante passo verso la pace. Il premier Matteo Renzi ha ringraziato il Paolo Gentiloni per l'impegno che ha messo nella realizzazione del nuovo governo libico e non ha mancato di inviare un twitter per congratularsi con il nuovo governo di Tripoli. Stesso entusiasmo per l'inviato dell'Onu Martin Kobler che si è congratulato con le parti ringraziandole e sottolineando che tutti hanno fatto delle concessioni per il bene del paese. Kobler ha anche sottolineato che "le porte rimangono aperte anche per quelli che oggi non erano presenti", in riferimento a tutte quelle fazioni che non hanno partecipato agli accordi di pace, ma che fanno parte comunque, del territorio libico. Anche qui a Skhirat uno degli argomenti di maggior impatto è stato l'Isis che nel paese sta prendendo potere grazie anche alle faide tra i gruppi di popolazioni. L'inviato Onu ha anche sottolineato che la comunità internazionale resterà accanto continuando ad appoggiare il futuro governo libico. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:35:17 |
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