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Ricevuto dalla nostra redazione dall'Ufficio Stampa di Medici Senza Frontiere Italia MSF: “Urge l’apertura di una via legale e sicura al confine di terra tra la Turchia e la Grecia”. Atene/Roma, 3 dicembre 2015 – Un’operazione congiunta per salvare le persone che rischiano la vita attraversando il pericoloso tratto di mare tra la Turchia e la Grecia è stata avviata dall’organizzazione medico umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) e dall’organizzazione ambientalista Greenpeace. Le équipe di MSF e di Greenpeace supportano la Guardia Costiera greca, che coordina le operazioni, utilizzando tre gommoni (RHIBs), e sono basate sulla costa settentrionale di Lesbo. Le équipe mediche di MSF sono anche di supporto nelle aree di sbarco per fornire assistenza di emergenza alle persone in condizioni critiche e garantire tempestivamente il trasferimento in ospedale attraverso tre ambulanze, supportando così gli sforzi dei gruppi di volontari che già forniscono assistenza alle persone che attraversano le isole greche. Dal 28 novembre, le équipe di MSF e di Greenpeace hanno assistito centinaia di persone, una decina arrivate su imbarcazioni in evidente pericolo. Sul terreno, l’équipe medica di MSF ha assistito 20 persone in condizioni di salute critiche, nove delle quali sono state trasferite in ospedale per un trattamento specialistico. Nei prossimi giorni, MSF prevede di utilizzare altri tre gommoni per ampliare ulteriormente la capacità di soccorso sulle altre isole. Le équipe forniranno assistenza alle persone sulle barche in difficoltà e assistenza medica, una volta sbarcate. “Inorriditi dall’interminabile crisi umanitaria nel Mediterraneo, siamo stati costretti a intervenire in tutti i modi possibili”, dichiara Alexandra Messare, direttore di programma Greenpeace Grecia. “Fuggire da conflitti, povertà e violazioni dei diritti umani nei paesi di origine, nella speranza di una vita migliore, non è un crimine. Crediamo che chiunque debba fare il possibile per fornire aiuto se ne ha la capacità. Abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza marittima in questa collaborazione con MSF nella speranza di salvare più vite umane possibili”. Nonostante le condizioni climatiche siano in peggioramento con l’inverno alle porte, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, più di 140.000 persone hanno viaggiato dalla Turchia alle isole greche solo nel mese di novembre, con il 65% degli sbarchi a Lesbo. Da settembre, 330 persone, in larga parte bambini, hanno perso la vita nel Mar Egeo mentre tentavano di raggiungere un rifugio sicuro in Europa.
Da luglio, le équipe mediche di MSF a Lesbo hanno effettuato 10.169 visite mediche, 6.154 delle quali negli ultimi due mesi. Da ottobre, le équipe riscontrano un aumento delle persone affette da infezioni al tratto respiratorio e di casi di ipotermia, causati dalle condizioni sempre peggiori del mare e dal freddo.
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I commenti: | |||
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:09:12 |
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