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Sodoma e Gomorra 2015

Sodoma e Gomorra 2015
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 06/11/2015

La vita umana non conta più nulla. Il rispetto degli esseri umani, ormai è palese, non fa più parte dei programmi di qualsiasi organizzazione, sia essa politica o religiosa.  Gli esseri umani possono ammalarsi e non avere garanzia di essere curati, cadere in disgrazia per colpa di un sistema socio-economico e fiscale che toglie ogni risorsa ai cittadini, suicidarsi, essere malmenati, stuprati e uccisi, senza aver garanzia che chi si è macchiato di questi reati, paghi la giusta pena. Non importano le ragioni, i motivi, le origini di questi accadimenti. All’atto pratico, si è palesata l’intenzione, a livello politico e pure a livello religioso, di fare in modo che in pochi ci si avvantaggi di ogni risorsa, economica e di potere, a discapito della popolazione.

In Italia, non si era mai visto nulla del genere. Abbiamo attraversato epoche difficilissime, abbiamo vissuto due guerre mondiali, abbiamo perso milioni di vite umane, ma mai come ora, era stata persa del tutto la possibilità di avere voce in capitolo sulla nostra esistenza. Mai prima d’ora era stato reso possibile che il mondo politico, anziché governare e gestire al meglio la nazione, non facesse altro che operare al solo fine di accaparrarsi maggiori poteri, denaro e immunità.

Ma dove diavolo è andata a finire l’opinione pubblica? Che fine ha fatto la capacità critica? Quali sono i motivi per cui la popolazione attuale non ha le stesse capacità critiche, nei confronti della politica e di ogni ambiente cosiddetto di “potere”?

Possibile che la gente non si stia rendendo conto di aver perso del tutto qualsiasi possibilità di esser presa in considerazione? No, per carità, non venite a dirmi che ogni santo giorno la popolazione si “ribella” urlando – virtualmente – la propria rabbia attraverso i social. Ma stiamo scherzando? E’ esattamente ciò che vuole questo sistema oligarchico. Hanno fornito il contenitore, il vomitatoio della rabbia popolare. E la popolazione, fessa da sempre ma mai come ora, ci è cascata: la rivoluzione si fa su Facebook e su Twitter, mica scendendo tutti compatti per le strade, da nord a sud, a bloccare questo sistema paese impazzito.

Cosa vi è successo? Perché state continuando a permettere che ogni azione contraria al rispetto dei diritti e della dignità della popolazione venga consentito? Di cosa avete paura? Ogni giorno, non si fa altro che conoscere un nuovo capitolo dello scempio che un manipolo di persone - senza arte né parte, senza cultura politica o generale – si sta permettendo di compiere in sfregio del rispetto della vita di ogni singolo cittadino.

Non siamo più cautelati da nessuno. Quello che stiamo subendo non è, come alcuni dicono, l’effetto di “politiche sbagliate. Di politici che non capiscono”. Capiscono perfettamente ciò che fanno, è la popolazione che non vuole ficcarselo in testa.

Siamo la nazione europea con il bilancio annuale statale più alto. Al nostro confronto, la Corona inglese sembra la piccola fiammiferaia. Nel nostro paese vigono regole istituzionali che non permettono mai di ottenere la trasparenza dei bilanci, di sapere come diamine possa essere possibile che un politico, un Premier o un Sindaco, sperperi denaro per uso personale e la faccia sempre franca.

Nel nostro paese, ormai è confermato dai fatti, le vittime di violenza, omicidio, rapina, passano - incredibile ma vero – dall’esser vittime a essere colpevoli. Non esiste giustizia. O meglio: esiste, ma al contrario.

Costantemente si tolgono risorse alla Sanità, palesando un metodo che ha il cattivo sapore di un genocidio programmato.

In seno alla Chiesa, la solfa non cambia: scopriamo ogni giorno comportamenti pari a quelli ormai usuali del mondo politico. Si passa dall’estremo della pedofilia, alle appropriazioni indebite, alle esistenze sfarzose, agli inciuci di ogni tipo, all’utilizzo del denaro per scopi personali. D’altronde, il caso  Marcinkus non me lo sono inventato di certo io, lo IOR non è mai stato un istituto trasparente e corretto, i casi di pedofilia in seno alla Chiesa sono storia certa e diffusa. Niente di nuovo sotto il sole. Purtroppo. Papa Francesco riuscirà a riformare un poco questo bordello? Temo che l’impresa si presenti difficile, e pure pericolosa…

Ma la cosa più assurda che accade oggi, confronto al passato, è il fatto che nessuno più si muove con cautela, per non destar sospetti alla popolazione, per non rischiare di perdere l’elettorato. Oggi si fa tutto alla luce del sole, senza alcun patema di dover poi confrontarsi con la propria coscienza e men che mai con l’opinione pubblica, troppo presa a far la rivoluzione virtuale, a farsi i cazzi propri, a erigersi a “paladino di qualche inutile campagna di sensibilizzazione” passando il tempo sui social e sprecandolo questo tempo prezioso, queste energie e risorse che, se fossero ben impiegate, susciterebbero l’attenzione persino delle istituzioni.

Non è più ammissibile continuare così. Altro che Sodoma e Gomorra, città distrutte da Dio per il livello di empietà raggiunto dalle popolazioni. Siamo andati oltre. E sinceramente, non posso che dire che nel caos generale, non è più comprensibile sapere da che parte siano i giusti.

Vi pongo una domanda, oltretutto su un tema molto caldo ultimamente. Permettereste che un gruppo di estranei s’introducessero in casa vostra, rubassero tutto quello che vogliono, distruggessero tutto il resto, picchiassero voi e i vostri cari, togliessero i farmaci ai vostri cari ammalati, facessero perdere il posto di lavoro a voi e ai vostri familiari e poi, uscissero di casa potendo contare su un’immunità totale?

Non rispondete no, perché è ciò che si sta consentendo da anni a chi siede sulle poltrone della politica. E nessuno fa nulla di concreto per ribellarsi.

Mai nessuna forma di schiavitù è stata così profondamente incapace di ribellarsi. Mai. Si sono ribellati i negri nelle piantagioni di cotone. Si sono ribellati in India, con l’avvento di Ghandi. Si sono ribellati i francesi, ai tempi della rivoluzione. Si ribellavano gli schiavi nell’antica Roma. Si ribellano i migranti, che piuttosto che restare a casa loro, oppressi da regimi dittatoriali infami, scelgono ogni giorno di rischiare la vita, in mare, via terra e persino – alcuni l’hanno fatto, perdendo la vita – nascosti nei carrelli di un aereo.

Oggi, nel nostro paese, no. Lo scenario incredibile è quello di una popolazione che assorbe tutto, lascia passare, incanala le aberrazioni. Tiene duro contro ogni bastonata. Va avanti e al massimo, recita il mantra del vaffanculismo, una sterile litania, ma solo sui social, visto che le manifestazioni di massa nelle strade, stanno diventando un ricordo, ammesso poi che a qualcuno importi un fico secco di ascoltare le masse manifestanti. La riforma Fornero fu approvata proprio nei giorni in cui qualche timido tentativo di manifestazione dello scontento avveniva per le strade italiane. Tanto per dire.

Ogni suddito ha diritto di ribellarsi al re ingiusto. Cosa sta facendo la popolazione italiana per ribellarsi a un processo violento, di smantellamento dei diritti civili? Nulla. Nulla di concreto.

Le cose son due: o – genericamente parlando – il caos sta distorcendo la percezione dei fatti e i cittadini non sono più in grado di avere una visione globale dello stato in cui si stanno riducendo, oppure effettivamente, a tutti – più o meno – questa situazione caotica sta bene. Perché dal caos non nasca una stella danzante, ma tante possibilità. Tutte assolutamente deprecabili. Tale politica, tale popolazione. Non se ne esce.

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina

 




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GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
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