|
|
|
In scena al teatro Ghione di Roma, fino al 1 novembre, "Anche gli avvocati hanno un cuore" una divertentissima commedia di Mirko Setaro e Fabrizio Nardi, interpretata da Fabrizio Nardi, Nico Di Renzo, Enrico Ottaviano e Giusy Ricchizzi per la regia di Massimiliano Giovannetti. Si racconta di Ettore, uno stimato avvocato romano, penalista, che, nonostante sia sposato e ami sua moglie, ha una relazione con una collega, anche lei sposata. I due vengono scoperti dal cognato di Ettore, Claudio, che si rivolge all'avvocato perché vittima di stalking da parte del suo capo, una donna. Per togliere il cognato dai guai, Ettore escogita, insieme al segretario/collaboratore Achille, un piano per registrare le azioni della donna, nei confronti dell'uomo e organizzano il tutto in una stanza d'albergo. L'organizzazione, la messa a punto e la registrazione dell'incontro, sono lo spunto per far riflettere i protagonisti sulle reali emozioni e attenzioni che hanno fra di loro o per le persone amate. Si confrontano attraverso i loro stili di vita e le loro scelte, alla ricerca di un modo per sentirsi amati e compresi. Nella leggerezza della commedia, ricca di battute e gag divertenti e ironiche, c'è il senso della realtà. Il mondo come lo vede un avvocato e il mondo visto dal cliente di un avvocato. Anche la persecuzione a cui la manager ha costretto Claudio, non è che una ricerca d'affetto, d'amore per superare le piccole e grandi incertezze della vita. Una commedia dove si intrecciano gli stili della tradizione della commedia italiana e uno nuovo, originale. La storia e le battute rubano al pubblico una serie di risate che ne decretano il successo per lo stile e la spensieratezza, non dimenticando la parte principale, che vuole dar vita al cuore degli avvocati, visti sempre come calcolatori in campo economico e giuridico. La complicità sul palco dei quattro attori, è il successo della commedia e la volontà degli stessi attori, di riuscire a raccontare divertendo e divertendosi. Sul palco quattro star che non perdono occasioni e nemmeno battute per coinvolgere e coinvolgersi in una storia sapientemente costruita per divertire riflettendo sulle debolezze emotive e gli imprevisti della vita. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 11:03:11 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Poco prima dell'inizio della crisi da Coronavirus, il Teatro Lo Spazio di Roma è stato affidato alla guida di Manuel Paruccini...
Nell'epoca in cui le sale teatrali sono ferme, per far fronte a quella mancanza da "sipario chiuso", è necessario reinventarsi e pensare al futuro.
Un cantastorie accompagna il pubblico in un alternarsi di narrazione e azione attraverso il complesso percorso di crescita di una fanciulla narrato nel rispetto della ricca e tradizionale simbologia delle fiabe