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Malaysia Airlines: il Mh17 fu abbattuto da un Buk russo

Malaysia Airlines: il Mh17 fu abbattuto da un Buk russo
Autore: Teresa.Corrado - Redazione Cronaca
Data: 13/10/2015

Le autorità di sicurezza olandesi (Ovv), attraverso Tjibbe Joustra, presidente del Dutch Safety Board nella base militare olandese di Gilze-Rijen, hanno consegnato il rapporto relativo all'abbattimento del volo Mh17 della Malaysia Airlines, precipitato il 17 luglio 2014 a Donbass mentre erano in corso combattimenti tra ucraini e ribelli filo-russi. Nel volo persero la vita 298 persone di cui 196 olandesi.

Il rapporto presentato dall'Ovv conferma che a colpire il volo Mh17 è stato un missile Buk e lanciato da una zona dell'Ucraina controllata dai filo-russi e non, come affermato da Mosca e dagli stessi ribelli, da zone controllate dall'esercito ucraino. A condividere le conclusioni il quotidiano olandese Volkskrant.

La risposta dei ribelli di Donetsk non si è fatta attendere e Eduard Basurin, alto funzionario del ministero della Difesa dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk (Dpr), rilasciando una dichiarazione a Interfax, ha affermato che, al momento dell'incidente aereo, loro non possedevano alcun sistema anti aereo Buk, respingendo, in questo modo, l'accusa di aver lanciato, anche se per errore, un missile su un aereo civile.

Intanto continua il lancio di accuse tra le fazioni. Il premier ucraino Arseni Iatseniuk sostiene che l'aereo è stato abbattuto dalle forze speciali russe perché "i separatisti ubriachi" non sarebbero stati in grado di far funzionare il sistema missilistico del Buk, ha commentato senza mezzi termini.

Una smentita alla conclusione pubblicata dal Volkskrant, arriva anche dal Cremlino, dove il vice ministro degli Esteri russo, Serghiei Riabkov ha affermato che l'inchiesta è di parte quindi è impossibile affermare che a colpire l'aereo della Malaysia Airlines non sia stato lanciato da territori occupati dai ribelli.

La società Almaz-Antei, che produce i missili Buk, ha rilasciato una nota nella quale dichiara che dal 1986, questo razzo non è più stato prodotto e che non è nemmeno in dotazione delle forze armate russe. Ma le fonti del quotidiano olandese ribadiscono che il razzo è formalmente sviluppato e prodotto in Russia e che i ribelli non sappiano effettuare questo tipo di manovre se non grazie all'aiuto di ex militari russi. Ma l'Ovv non accusa nessuno, attraverso il rapporto presentato, il compito di trovare l'esecutore materiale dell'attentato, spetta, infatti, al lavoro di una squadra di procuratori e avvocati internazionale entro il 2016.

Nella relazione presentata, si fa riferimento, invece, al modo in cui l'aereo è stato colpito. Secondo quando rilevato dalle indagini, il razzo avrebbe raggiunto l'aereo in modo frontale, colpendo prima la cabina di pilotaggio e poi la carlinga. La direzione da cui è arrivato del Buk, fa quindi escludere che questo sia stato lanciato da territori occupati dall'esercito ucraino. Per i parenti delle vittime, una piccola consolazione è data dal fatto che, secondo le conclusioni dell'inchiesta, nessuno dei passeggeri si sarebbe accorto che l'aereo fosse stato colpito.

Una cosa è certa. All'epoca del disastro, nel 2014, quando la battaglia incombeva inesorabile all'interno del territorio ucraino, i cieli dell'Ucraina avrebbero dovuto essere interdetti ai voli di linea, proprio per evitare incidenti simili, ma le autorità non lo fecero. Sicuramente, se ciò fosse stato fatto, anche precauzionalmente, non ci sarebbe stato alcun incidente. 




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