I medici italiani non ci stanno ad accettare il decreto del Ministero della Sanità, che mira a tagliare risorse economiche per 2,3 miliardi solo per il 2015.

A Novembre, è prevista una manifestazione nazionale dei medici di famiglia e ospedalieri, per dire "NO" a questi tagli che comporteranno un'ulteriore stoccata alla garanzia della salute dei cittadini.

Il decreto Legge è stato presentato due giorni fa ai sindacati e le proteste sono arrivate immediatamente.

Ecco cosa dicono i medici: «Diventiamo meri funzioanari. Approvano il progetto risparmio in generale i medici ma non accettano che la revisione delle prestazioni si trasformi, nel quotidiano, in un'imposizione burocratico-finanziaria sulle prescrizioni. Una revisione che vuol dire stretta su analisi, visite ed esami per immagini. Ma anche penalizzazioni, sanzioni pecuniarie, nei confronti dei camici bianchi che firmeranno richieste inappropriate e non conformi alla lista che è stata “corretta”.

su 1700 prestazion, 208 sono totalmente gratuite, ma ora, diverranno a pagamento in quei casi in cui fossero ritenute poco necessarie per il paziente.

Nelle 208 prestazioni gratuite, rientrano ad oggi, esami come la Tac o la risonanza magnetica, il controllo del livello del colesterolo, i test, i piccoli interventi odontoiatrici fino ai test allergici.

Ovviamente, non è possibile delineare con tanta precisione quali siano i casi in cui uno di questi esami possa essere considerato "superfluo", dal momento che, è indubbio come detrminate patologie abbiano necessità di essere monitorate con una certa costanza e in ogni caso, con questo decreto, decade completamente il criterio secondo il quale "Prevenire è meglio che curare"...