Un giovane attivista italiano Vittorio Fera, del Movimento internazionale di solidarietà, è stato arrestato venerdì scorso in Cisgiordania durante gli scontri a Nabi Saleh. A confermare la notizia anche il Consolato italiano, a darla, invece, l'Ism che ha anche spiegato che il giovane trentunenne comparirà oggi dinanzi ai giudici.

L'arresto di Fera è avvenuto mentre, insieme ad un gruppo di dimostranti internazionali, stava documentando l'attacco subito da un ragazzino palestinese ad opera di un soldato israeliano. Le immagini di quei momenti hanno fatto il giro del mondo, diventando un video quasi virale.

L'accusa rivolta contro il giovane è quella di aver partecipato volontariamente alle manifestazioni, prendendo parte ai violenti scontri. Sempre secondo l'accusa, Fera avrebbe partecipato al lancio di pietre contro i militari. Secondo la ricostruzione fornita dall'organizzazione pro palestinese, invece, il giovane "è stato gettato a terra con violenza e arrestato dai soldati israeliani. E' stato accusato di aver tirato pietre e attaccato i soldati".

Secondo le dichiarazioni dell'Ism, l'accusa rivolta al cooperante italiano è senza fondamento e senza alcuna prova. L'associazione ha anche ricordato che le manifestazioni a Nabi Saleh ci sono ogni venerdì. La gente protesta a contro la colonia illegale costruita sulla terra dei villaggi.

Intanto le immagini del soldato israeliano che blocca il ragazzino palestinese, circondato da donne che gli impediscono di arrestarlo, è stata ripresa da alcune telecamere e caricata su YouTube, facendo il giro del mondo e riportando l'attenzione sulle problematiche della Cisgiordania.