Oscar Pistorius resta in carcere. L'atleta sudafricano, condannato in primo grado a cinque anni di prigione per l'uccisione della sua fidanzata, dovrà restare in carcere. L'uomo aveva ottenuto per meriti di buona condotta, la possibilità degli arresti domiciliari, a soli 10 mesi di prigione. Sarebbe dovuto uscire venerdì per trasferirsi nella casa dello zio, ma il ministero della giustizia del Sudafrica ne ha bloccato la scarcerazione.

Il ministero ha deciso di attendere che si pronunci l'apposito comitato che esamina le istanze di scarcerazione, prima di decidere sull'eventuale ritorno a casa del campione africano. Alla scarcerazione, giudicata troppo precoce per l'omicidio di Reeva Steenkamp la fidanzata dell'atleta, era stata osteggiata dalla procura. La portavoce del ministero Mthunzi Mhaga, ha spiegato ai giornalisti che la scarcerazione deve essere rivista ed esaminata da una commissione. Lo stesso Pistorius non ha mai presentato istanza, accettando sia la condanna in primo grado di cinque anni di carcere per aver sparato e ucciso la sua fidanzata, sia il carcere.

Per molti la decisione di scarcerazione è troppo prematura, avendo Pistorius, fatto solo 10 mesi di carcere e in previsione del processo di appello in programma a novembre. L'accusa aveva chiesto in primo grado la condanna a 10 anni, ma alla fine del processo all'ex campione paraolimpico sono stati dati solo cinque anni di prigione.

L'uomo è stato condannato dopo aver ucciso, nel febbraio del 2013, con un colpo di pistola, la sua fidanzata e modella Reeva Steenkamp. La giudice che si è occupata del caso, ha condannato Pistorius per omicidio colposo, mentre la procura avrebbe voluto che fosse condannato per omicidio. La stessa procura ha inoltrato ricorso alla Corte suprema d'appello per ottenere una condanna più alta.