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Il Senato, con votazione segreta, salva dagli arresti il senatore Ncd Antonio Azzollini. L'Aula dice no con 189 voti, i favorevoli all'arresto sono stati 96 e 17 gli astenuti. Un ribaltamento dei senatori che erano stati invitati dal presidente della giunta per l'immunità, ad accogliere la richiesta della procura di Trani che aveva chiesto l'arresto in ambito alla vicenda del crac della casa di cura Divina Provvidenza, al centro di una grande inchiesta. Intanto crescono i malumori all'interno del Pd, dove i senatori si sono divisi tra si e no, anche se, alla fine, il senatore è stato salvato dai propri colleghi a grande maggioranza. Un cambio di rotta, sottobanco, visto anche lo scrutinio segreto adottato per la votazione, che ha ribaltato la decisione della Giunta del gruppo Pd, che, invece, dopo aver letto le carte arrivate dalla procura, era favorevole all'arresto di Azzolini. La senatrice Dem Lucrezia Ricchiuti, ha avvertito i colleghi affermando: "Attenti all'immagine che diamo al nostro elettorato", conscia della perdita di preferenze che il partito sta avendo. Non solo, ma anche la fiducia dei cittadini nel governo sta calando sensibilmente e scelte in Aula come queste, non fanno che aumentare la convinzione che, se si vuole un cambiamento, non è possibile ottenerlo con la politica attuale. In Aula il senatore Azzollini si è difeso per circa mezz'ora, cercando di smantellare le accuse rivoltegli dalla procura e dicendo che contro di lui è in atto un "fumus persecutionis integrato a sufficienza". Si difende accusando di essere stato spiato da un uomo non autorizzato a farlo. In questo caso il legame tra il voto a favore di Azzolini e il discusso emendamento sulle intercettazioni in esame, non possono non essere messi in relazione. Il presidente del Senato Pietro Grasso, però, intervenendo ieri sull'argomento ha ribadito quanto importanti siano le intercettazioni e quanto valore viene anche da quelle non effettivamente autorizzate dalle indagini di qualche giudice. La notizia del salvataggio di Azzollini arriva anche alla Camera, dove il M5S non si lascia scappare l'occasione per sottolineare, ancora una volta, come le due correnti, di centro destra e centro sinistra, si appoggino salvandosi vicendevolmente dalle indagini giudiziarie. È cocente anche la delusione per il modo in cui i senatori hanno votato, e cioè a scrutinio segreto, per non essere individuati nè dai propri colleghi e nemmeno dall'opinione pubblica. La polemica esplode anche sul blog di Peppe Grillo e in rete, dove in molti condannano la scelta della votazione segreta e della volontà di salvare un altro politico dalle sue responsabilità giudiziarie. Ma i conti si fa presto a farli e dalle Aule si esce con la certezza che il Pd ha voluto salvare a tutti i costi il senatore, votando contro l'arresto, nonostante la Giunta avesse dato parere favorevole, dando ragione alle carte presentate dalla procura di Trani. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:26:18 |
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