Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Politica Estera  
Riflessioni sul Grexit

Riflessioni sul Grexit
Autore: Susanna Schivardi - Redazione Politica
Data: 19/07/2015

Angela Merkel la cattiva. Colpa sua se la Grecia affonda e allora giù con le critiche che sfiorano il boicottaggio. Lo stereotipo sdoganato in questi giorni va ad investire Germania e Grecia allo stesso modo.

La Germania intransigente - e oltremodo criticata anche dal filosofo tedesco Junger Habermas - e la Grecia fannullona,  molle e incantata dal troppo ouzo.  Finalmente per la nazione culla della civiltà è arrivato il paracadute di Paperon de Peperoni,  con un prestito di 7 miliardi, una liquidità di 900 milioni per la riapertura dell'attività bancaria da questo lunedì e altri 5 miliardi per l'estate.

In tutto 12 miliardi da ridare con le prime erogazioni. La Grecia se l'è vista brutta rischiando di uscire dall'eurozona per 5 anni ma Draghi ha scongiurato il danno proponendo anche una riduzione del debito. La BCE che non ha potere politico ha dimostrato, in questo frangente, di essere l'unica certezza in un sistema che ancora non ha trovato la chiave del pensare comune.

Solidale con la volontà di tenersi la Grecia anche Sergio Mattarella, unica vera voce italiana,  che non considera la comunità solo come spazio economico, ma anche un luogo di attenzione verso i cittadini. Del resto l' Italia, che non si è schierata come la Francia (con uno scacco alle sorella Germania), si è astenuta dal giudizio perché sa di percorrere un crinale pericoloso.

Anche il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz ha rivendicato la necessità di cambiare passo perché la Comunità ha rischiato di perdere credibilità, in un quadro dove la Grecia era sul punto  di cadere e la Germania ordinava il suo diktat, o paghi il debito o muori. Potrebbe essere un problema marginale quello greco, considerando che il paese vale l'1 per cento del pil complessivo dei paesi dell'eurozona e il 3 per cento del debito totale, ma in sé riassume la politica economica scellerata di tanti anni.

La Grecia ha le sue colpe. Dal 2009 Atene aveva un debito pubblico pari al 134, 6 per cento del pil, vale a dire che spendeva 36, 3 miliardi di euro in più rispetto ai redditi di cui disponeva. Dai tempi del socialista Andreas Papandreou il deficit greco era sempre stato alto e l'ingresso in eurozona era stato possibile grazie a vari trucchi contabili. Da lì un periodo di sperperi, crisi e risanamenti grazie all'aumento di tasse e tagli alla spesa pubblica e, nonostante le richieste dall'Europa di contenere la spesa, nessuna riforma all'orizzonte. Semplicemente la Grecia si è dimenticata di "produrre ricchezza (cit.)" e per risanare il debito avrebbero dovuto pagare gli altri. Fino a che punto quindi si può parlare di eccessiva austerità da parte dell'Europa? 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 22:39:53

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Politica Estera

Autore: Laurent Joffrin - Redazione Esteri
Data: 08/04/2020
Coronavirus: gli USA e il disastro sociale

La tragica prova che gli Stati Uniti stanno attraversando apriranno finalmente gli occhi agli elettori americani? 

Leggi l'articolo

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Esteri
Data: 22/03/2020
Coronavirus - Angela Merkel è stata posta in quarantena

La Merkel, 65 anni, sarà sottoposta a "test regolari" nei prossimi giorni e continuerà con il suo lavoro da casa, almeno per il momento.

Leggi l'articolo

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Esteri
Data: 17/03/2020
Covid-19 - Macron: 'Siamo in guerra'

"L'epidemia di coronavirus è diventata una realtà immediata, presente. Siamo in guerra, una guerra sanitaria certamente: non lottiamo contro un esercito o contro un altro paese". 

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 16/03/2020
Covid-19: risposta insufficiente del Regno Unito all'emergenza sanitaria

Mentre molti paesi europei hanno adottato misure drastiche per arginare la diffusione del coronavirus, il Regno Unito non ha ancora introdotto misure di "distanziamento sociale"...

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -