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Scontri ad Atene in Parlamento e in piazza

Scontri ad Atene in Parlamento e in piazza
Autore: Teresa.Corrado - Redazione Politica
Data: 16/07/2015

Quanto vicina sia la caduta della Grecia, ancora non si sa, ma sicuramente la tensione cresce ad Atene. Il Parlamento approva il piano che Alexis Tsipras aveva concordato con l'Unione Europea. Un piano che prevede ulteriori sacrifici dal popolo greco, il quale lo aveva bocciato tramite il referendum che lo stesso premier greco aveva chiesto al suo popolo.

"Senza il vostro sostegno sarà difficile per me restare premier", avrebbe detto Tsipras rivolgendosi ai suoi, spingendo il partito a sostenere questo piano dettato dall'Ue e fortemente voluto dalla Merkel. Ma non tutti i suoi compagni di sinistra lo hanno appoggiato. Contro il nuovo piano hanno votato contro Yanis Varoufakis, ex ministro delle finanze, che aveva già commentato negativamente l'accordo e Zoe Kostantopoulou, presidente del Parlamento.

Tutto è avvenuto mentre in piazza Syntagma la polizia si scontrava con i manifestanti i quali hanno mostrato non solo a parole, ma con i fatti che non hanno alcuna voglia di sostenere un nuovo piano di aiuti che porterà la Grecia a nuovi debiti. 30 sono le persone arrestate dalla polizia per i disordini della piazza.

Tutto accadeva mentre all'interno del Parlamento infuriava la discussione, per approvare il piano di riforme urgenti e si dimetteva anche la vice ministro delle Finanze Natia Valavani rilasciando una dichiarazione senza appello: "L'accordo è insostenibile". Ma nella sua lettera di dimissioni, recapitata in ieri al premier Tsipras, la donna ha sostenuto con parole forti il suo diniego ad accettare un accordo simile. La Germania, ha sottolineato, intende "umiliare completamente il governo e il paese".

Altre dimissioni sono giunte dal Segretario Generale del Ministero dell'Economia, delle infrastrutture, Marina e Turismo Manos Manousakis, affermando che "la polirica del governo espressa nel disegno di legge 'Disposizioni urgenti per il negoziato e la conclusione di un accordo con l'Esm' rende impossibile la mia permanenza in questa posizione".

Un accordo raggiunto da Tsipras senza il voto dei suoi. Ben 109 membri su 201 del comitato di Syriza si sono detti contrari. La votazione ha avuto esito positivo grazie all'opposizione.

Ma per gli aiuti non si è raggiunto ancora un vero accordo. Alcuni stati dovranno sottoporre al proprio parlamento l'accordo, tra cui la Germania e non è detto che questo venga approvato. In mattinata, già dalle 10.00, si rincontreranno i ministri delle finanze dell'eurogruppo per discutere e per l'uso del fondo Efsm per aiuti ponte di circa 7 miliardi, fino all'approvazione del piano da parte di tutti gli stati, ma non tutti sono d'accordo.

Ancora non è realmente scongiurato il Grexit, tanto che anche le borse ieri sono state caute.




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Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
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