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Il Presidente del Consiglio è giovane, garbato e burlone allo stesso tempo, non si perde d’animo di fronte alle piccole sconfitte e ribadisce che ciò che interessa al popolo italiano è uscire dai tecnicismi e vedere la soluzione dei problemi. “Basta fare discorsi per addetti ai lavori – ripete più volte Matteo Renzi – che l’amministrazione governi, oppure, se non ne è capace, se ne torni a casa”. Stanco delle polemiche sul partito, sul perché alle primarie il Pd non ha ottenuto il successo sperato, Renzi vuole tornare al suo compito principale “far ripartire il bellissimo paese che è l’Italia”. Perché l’Italia è uno dei luoghi più belli al mondo, milioni di turisti ogni anno lo dimostrano e non esistono città come Roma e Firenze – e su questo insiste, a ritenere Firenze più bella di Roma, e non se ne vogliano i romani. “Qui c’è un paese che deve ripartire, ci sono venti miliardi bloccati per problemi burocratici – continua il presidente – il cittadino vuole sicurezza nelle strade, il rifacimento dell’asfalto, la pulizia e il decoro delle città”. L’amministrazione romana è di nuovo sotto attacco e lui non se la sente di tirare contro Marino, l’importante è che si governi la capitale e che la qualità della vita migliori. Riguardo alle inchieste di questi giorni, Renzi avvisa di aver alzato la soglia delle pene “dobbiamo smettere di dire sono tutti uguali – si infervora – perché in questo modo si crea un silenziatore. Per questo abbiamo alzato le pene per corruzione e allungato i tempi di prescrizione, per far si che chi ha rubato ripaghi il giusto”. Ancora una volta torna sul tema scuola, dicendo che, se non si trova un accordo, le promesse di assunzione a Settembre non si potranno esaudire. Nel frattempo auspica che si possa trovare una soluzione nei primi di Luglio, quando chiamerà a raccolta tutte le sigle sindacali, professori usciti dalle SSiS e dai TFA, i presidi e gli studenti, che tramite i loro rappresentanti potranno esprimersi in una grande conferenza nazionale. Matteo Renzi insiste sull’incremento dell’occupazione grazie al Jobs Act, nonostante le remore di tanti lavoratori in Italia. Infine, sulla problematica spinosa degli immigrati, dichiara: “è una questione che deriva da una vergognosa gestione da parte di tutta l’Europa. Il problema è se affrontarla tutti insieme o se solo l’Italia ne deve pagare le conseguenze”. Si affida ai nuovi incontri con Cameron e Hollande, puntando agli accordi di riammissione, anche perché è consapevole che molti di questi immigrati non vogliono rimanere in Italia ma passano da noi per andare in Germania o in Francia. “Piaccia o non piaccia – prosegue il presidente – quelli che hanno salvato queste persone sono i veri angeli del mare. Adesso l’immagine dell’Italia in tutta Europa è quella del paese che salva vite umane”. Critica l’infelice uscita di Matteo Salvini sul pericolo di un’epidemia di scabbia, puntando alla soluzione del problema tramite un meccanismo di gestione diverso. La sua sicurezza si amalgama agli scontenti serpeggianti tra i cittadini, specialmente quando chiede al pubblico che cosa ne pensa delle problematiche legate alle città. Vuole sentire la voce della gente che si lamenta delle situazioni fatiscenti specialmente della capitale e non solo, il problema annoso delle buche e delle strade dissestate, dei rifiuti e di tante altre questioni ancora aperte e di non facile soluzione. È brillante e determinato. Saprà rispondere alle milioni di aspettative che lo attendono al varco? Vedremo. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:15:18 |
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