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Dieta o non dieta, tra salutisti e sportivi tutti si creano regimi alimentari più o meno efficaci, per badare alla linea, alla salute e soprattutto all’eccesso di grassi. L’adipe, il colesterolo, la pressione alta, il gonfiore, sembrano i nemici del nostro secolo, almeno per quei paesi in cui la varietà del cibo non manca. Nonostante l’Italia sia uno dei paesi dove si mangia meglio, le cattive abitudini alimentari serpeggiano inesorabilmente, tra coloro che per la fretta cucinano sempre le stesse cose o quelli che si accontentano di piatti già pronti, come i risotti liofilizzati che si gonfiano con 5 minuti di cottura o la pasta precotta con sughi congelati a cubetti. Verdure e frutta di stagione? A volte queste parole fanno impressione e nessuno si chiede se quello che sta per mangiare sia un prodotto sano del proprio territorio o sia importato da qualche paese esotico dopo essere stato conservato per giorni e giorni chissà dove. I rifiuti superano la quantità di cibo da cui provengono, gettiamo nel cestino della spazzatura scarti che mai avremmo usato per produrre altro. Oppure siamo certi che la dieta mediterranea sia solo quella a base di pasta, invece dobbiamo prepararci a pensare in maniera alternativa, per sfondare i muri di convinzioni cementate per troppo tempo negli anni. Non è nuova nella nostra cultura la dieta Zona di Barry Sears, che, cavalcando l’onda di quella mediterranea, preferisce introdurre nel regime quotidiano tanto pesce, quindi omega3, e alimenti ricchi di polifenoli, come verdura, frutta, olio extravergine di oliva e vino rosso. Che cos’è veramente la dieta mediterranea? Nessuno saprebbe definirlo con chiarezza, tuttavia la regola di Barry Sears è quella che potrebbe aver dettato anche Ippocrate duemila e cinquecento anni fa, di fare del cibo la medicina per il corpo. Aldilà di diete appropriate o risolutive, l’importante è che le regole siano semplici da applicare ai ritmi della vita quotidiana di oggi e obiettivo principale è mantenere il peso ideale una volta raggiunto. La Zona proprio per questo è riconosciuta come un percorso che insegna a creare un pasto bilanciato, usando occhi e orologio “e seguire questo programma alimentare per il resto della vita e ridurre così sensibilmente il rischio di obesità e di altre gravi patologie croniche dei nostri giorni”. Per rimanere sempre in zona mediterranea, abbiamo incontrato Lisa Casali, laureata in Scienze Ambientali, esperta di cucina sostenibile, autrice di un blog e del volume Tutto fa brodo – dagli scarti alle scorte la mia rivoluzione in cucina. In occasione dell’Expò a Milano condurrà il programma The cooking show, per tutta la durata della manifestazione a Milano. Lisa Casali, giovane, snella e veloce, insegna a cucinare utilizzando quelli che normalmente consideriamo rifiuti e scarti. Come per magia dall’acqua di cottura dei ceci si fanno delle meringhe, dalle bucce essiccate dei pomodori ottime scaglie rossastre e saporite, dallo scarto della spremuta schiacciato nella carta da forno delle ottime piadine da servire con altre pietanze. La Casali insegna a produrre primizie sul balcone di casa e la lavastoviglie, seguendo i suoi consigli, diventerà un ottimo forno per la cottura di piatti gustosi. In controtendenza alla moda del fast-food, del take-away, dell’all-you-can-eat, l’esperta ripropone di farla la cucina e non solo di guardarla, investendo tempo ed energia per preparare qualcosa che soddisfi occhi e palato, senza avere l’impressione di aver perso del tempo. Quindi bando alla noia e alla monotonia dei piatti freddi o del ristorante, unico luogo deputato dove cambiare ogni tanto menù, perché riappropriarsi della cucina significa anche riappropriarsi della propria salute, delle proprie preferenze. Potrà funzionare la dieta dell’acqua, del digiuno, della verdura o della frutta oppure eliminare pane, pasta, grassi e zuccheri, sicuramente a coadiuvare una dieta sana è lo sport e soprattutto tanto buon senso.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:46:44 |
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