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La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge sul divorzio breve che, dopo 12 anni di polemiche, è diventato realtà. La Lega Nord ha votato "no" ma anche i partiti di area cattolica popolare hanno dichiarato il loro dissenso: «Il Parlamento ha approvato il divorzio breve, che di fatto derubrica il matrimonio a mero contratto - ha spiegato Alessandro Pagano -. Ma per quanto si tratti di una unione tra privati cittadini, l’istituto matrimoniale ha indiscutibilmente la sua valenza pubblica, intesa nella valorizzazione della famiglia e dell’educazione dei figli. Questo contratto, così come impostato, è la prova quindi di una aberrazione. Anche, e non solo, per questo motivo ho votato contro». A Montecitorio il provvedimento è passato con 398 si, 28 no e 6 astenuti. La nuova Legge è stata approvata dopo un lungo dibattito che è seguito alla cancellazione di una parte del testo relativamente la possibilità di superare la fase della separazione consensuale nel caso in cui la coppia non abbia figli minori o maggiorenni con handicap grave o figli al di sotto dei 26 anni ma non economicamente indipendenti. Non si dovranno più attendere tre anni quindi per ottenere il divorzio ma il tempo necessario a sciogliere il legame matrimoniale sarà di sei mesi o di un anno a seconda che si tratti di una separazione consensuale o giudiziaria. Con questo provvedimento, l'Italia si mette in linea con gli altri paesi europei, dove il divorzio breve - in alcuni casi più breve di quello appena confermato nel nostro paese - è una realtà già da diversi anni |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:49:37 |
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