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Papa Francesco ha iniziato il suo discorso all'inizio della messa organizzata per gli armeni. "Anche oggi stiamo vivendo una sorta di genocidio causato dall'indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di Caino che esclama: 'A me che importa?'; 'Sono forse io il custode di mio fratello?'" ha detto il Papa, che sulla violenza che aggredisce i Cristiani ha aggiunto: "La nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima è il genocidio armeno" Poi, durante il saluto iniziale della Liturgia ha dichiarato: "In diverse occasioni ho definito questo tempo un tempo di guerra, una terza guerra mondiale 'a pezzi', in cui assistiamo quotidianamente a crimini efferati, a massacri sanguinosi e alla follia della distruzione. Purtroppo ancora oggi sentiamo il grido soffocato e trascurato di tanti nostri fratelli e sorelle inermi, che a causa della loro fede in Cristo o della loro appartenenza etnica vengono pubblicamente e atrocemente uccisi: decapitati, crocifissi, bruciati vivi , oppure costretti ad abbandonare la loro terra". "Con la ferma certezza che il male non proviene mai da Dio, infinitamente Buono, e radicati nella fede, professiamo che la crudeltà non può mai essere attribuita all'opera di Dio e, per di più, non deve assolutamente trovare nel suo Santo Nome alcuna giustificazione" Il Papa ha poi diffuso il suo messaggio agli armeni: "Pace con Turchia. Dio conceda che si riprenda il cammino di riconciliazione tra il popolo armeno e quello turco e la pace sorga anche nel Nagorno Karabakh. Si tratta di popoli che in passato hanno vissuto lunghi periodi di pacifica convivenza. Il sacrificio di molti può diventare seme di giustizia e di pace". |
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I commenti: | |||
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:39:04 |
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