Dopo aver ascoltato le registrazioni di una delle due scatole nere, quella che ha inciso le conversazioni avvenute nelle ultime due ore di volo all'interno della cabina di pilotaggio dell'Airbus precipitato, il procuratore di Marsiglia ha dichiarato: "Per noi inquirenti, l'interpretazione più plausibile è che il copilota si sia rifiutato di aprire la porta della cabina al comandante e abbia azionato il bottone per comandare la perdita di altitudine. Non è stato un attentato terroristico" e ha aggiunto: "C'era la volontà di distruggere l'aereo. Dall'esterno della cabina si sentono i diversi appelli del comandante di bordo per consentire l'accesso alla cabina pilotaggio, ma non arriva nessuna risposta da parte del copilota. Si sente il respiro umano all'interno della cabina fino all'impatto finale"

La morte delle 150 persone a bordo dell'aereo è stata istantanea perché al momento dell'impatto con la montagna il velivolo si è letteralmente disintegrato.

Il copilota chiuso in cabina di pilotaggio, Andreas Lubitz, aveva 28 anni ed era originario di Montabaur nella Renania-Palatinato. Aveva alle spalle solo circa 600 di ore di volo.

A bordo dell'Airbus vi erano anche 16 studenti tedeschi che erano stati sorteggiati dalla loro scuola per una vacanza. Con loro anche alcuni insegnanti.

Sul luogo del disastro stanno arrivando diversi familiari delle vittime.