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Il governo tira le somme e traccia una sorta di bilancio su come le riforme, a partire dal Jobs Act, si riperquoteranno positivamente sui conti pubblici. Stando al documento stilato a Palazzo Chigi, entro il 2020 le riforme in avviamento dovrebbero produrre una crescita complessiva pari al 3,6%. A conferma di ciò, Il MInistero delle Economie e Finanze, ha elencato i dettagli relativi alla realizzazione dei provvedimenti. Per ciò che riguarda la Riforma elettorale, il governo si dice sicuro che sarà completata entro il prossimo Aprile mentre per quanto concerne la riforma costituzionale, bisognerà attendere la fine dell'anno ma solo se non verrà indetto un referendum. Si parla anche delle privatizzazioni che coinvolgerebbe il 5% di Enel, il 49% di Enav e il 40% di Poste Italiane. Tali privatizzazioni dovrebbero - secondo i calcoli effettuati - fruttare un +0,7% l'anno per il triennio 2015/2017 Sull'occupazione il Ministro del lavoro Poletti ha dichiarato: "Nel 2015 possiamo regalare all'Italia 100-200mila occupati in più. I numeri dell'occupazione devono cambiare in maniera radicale. Insisto: oggi abbiamo un disperato bisogno di creare centinaia di migliaia di assunzioni". Numeri e dati che, all'atto pratico, non danno alcuna certezza per il futuro di breve periodo. La nazione ha necessità urgenti e non può preoccuparsi solamente dei conti pubblici e dei bilanci di Stato. Sembra mancare totalmente un reale interesse per la popolazione e per le istanze che stanno divenendo sempre più urgenti.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 09:29:04 |
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