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Un altro grande successo per La Fabbrica dell’Attore al Teatro Vascello, dal 31 gennaio all’8 marzo, con l’avvincente storia di Aladdin, una delle più note de Le Mille e Una Notte, in cui fiaba, suggestione e amore si intrecciano inesorabilmente nell’immaginifico deserto dell’Antica Arabia. Gli attori tutti ormai molto rodati, Valentina Bonci, Isabella Carle, Matteo Di Girolamo, Marco Ferrari, Valerio Russo, Pierfrancesco Scannavino, Chiara Mancuso per una regia molto giovane e leggera di Maurizio Lombardi che crea momenti di ilarità e di ironia, per un gruppo di professionisti allegri, freschi capaci di alternare il canovaccio della storia a battute molto attuali con un linguaggio moderno e di facile fruizione. La platea di bambini rimane letteralmente ammaliata dalle gesta del mitico Aladdin, con la scimmietta Abu e a momenti terrorizzata quando entra in scena un formidabile Jafar con Iago, la sua fedele servetta che alla fine morirà inesorabilmente. Tra la vivacità delle ambientazioni del deserto e della città di Agrabah, con il mercato, i panni stesi e pochi piccoli elementi che fanno immaginare con facilità dove ci si trova. Poi le proiezioni sulla scena con disegni colorati e rappresentativi dei diversi scenari di Paride Donatelli e le scene di Clelia Catalano, il tutto farcito con una musica coinvolgente di Luigi Parravicini. Aladdin e Jasmine però scompaiono di fronte alla potenza scenica di Jafar e di un genio della lampada divertito e dissacrante, vestito con una tuta blu che fa il verso a Superman e un paio di pantaloni sgargianti, mentre intona canzonette da spiaggia e gingle degli anni novanta, fa la parte di un genio molto scanzonato piuttosto che il personaggio altisonante della tradizione. In effetti in questa messa in scena c’è molto poco di tradizionale e il tutto si slancia in innovazioni continue per far ridere il pubblico e far si che i più piccoli si ricordino di Aladdin come di un piccolo grande eroe. Leggermente sbiadita invece Jasmine, poco adatta alla parte e molto evanescente, senza contorni, tra tutti quella meno effervescente. Meglio di lei addirittura Iago a cui è attribuita una brevissima serie di battute che tuttavia la caratterizzano assai bene. Uno spettacolo da vedere, adatto soprattutto ai bambini dai 3 anni in su.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:16:57 |
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