Il Premier Matteo Renzi, da Davos dove si trova per partecipare ai lavori del World Economic Foru, intervistato sulla legge elettorale all’esame dell’aula del Senato ha dichiarato: "Non si molla di un centimetro. Il percorso di cambiamento che l'Italia ha iniziato sta continuando è giusto e doveroso che sia così e noi non ci fermiamo, malgrado le polemiche"

Stamane sono intanto iniziate le votazioni in aula relativamente gli emendamenti al DDL della Riforma elettorale, il primo dei quali è stato respinto con 188 no e 72 si: l'emendamento era firmato da Calderoli mentre si pensa che già oggi nel pomeriggio potrebbe essere approvato un emendamentoproposto da Stefano Esposito del PD che di fatto sosterrebbe gli accordi fra Renzi e Berlusconi sull'Italicum. I punti sostenuti da Esposito sono: premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti, soglia unica di sbarramento del 3 per cento, 100 capilista bloccati, clausola di entrata in vigore della nuova legge il 1° luglio 2016.

Se l'emendamento troverà il favore dell'aula, decadrebbe il 90% degli altri emendamenti e, come dichiarato dallo stesso Renzi, si potrebbe giungere in tre soli giorni all'approvazione in Senato della nuova Legge, pur sapendo che all'interno del suo partito che fa capo a Bersani, hanno già comunicato che non parteciperanno alle votazioni

Ieri Renzi e Berlusconi si sono incontrati a palazzo Chigi proprio per discutere dell'Italicum e dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Incontri che non sono visti di buon occhio da molti, sia da parte del PD che di Forza Italia, e di molti cittadini che non accettano che vi siano accordi stabiliti fra il Premier e l'ex Premier