Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Liberta' di espressione a senso unico

Liberta' di espressione a senso unico
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 16/01/2015

Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla sicurezza nazionale, all’integrità territoriale o alla pubblica sicurezza, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, alla protezione della reputazione o dei diritti altrui, per impedire la divulgazione di informazioni riservate o per garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario

Ciò che avete appena letto è l’articolo 10 della Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo.

In Francia, per ciò che riguarda la libertà di Stampa si fa riferimento a una Legge approvata nel 1881 e modificata nel 2014. Vi si legge: “è condannata l’apologia dei reati contro la persona, dei crimini contro l’umanità, l’incitamento ad atti terroristici, la provocazione alla discriminazione nei confronti di persone in base a origine, etnia, nazionalità, razza, religione, orientamento sessuale, handicap

In base a tutto ciò, è bene che si sappia che Charile Hebdo ha subito ben 50 processi in circa vent’anni, tutti per le sue vignette satiriche e in alcuni casi ha perso le cause.

Se è pur vero che la Legge francese non punisce chi deride la religione è anche vero che invita caldamente a non mettere in atto azioni che portino all’odio razziale. Nella redazione di Charlie Hebdo non si sono fermati. Pur conoscendo i pericoli derivanti dalla pubblicazione di vignette che ritraggono Maometto in situazioni oscene o che ridicolizzano il profeta islamico, sono andati avanti pressando anzi sul pedale dell’acceleratore. Una corsa sfrenata per provocare l’intero mondo islamico. Un metodo arrogante. Che non ha preso in considerazione i rischi legati a questo metodo.

Poniamoci una domanda: la tiratura di un settimanale è più importante della vita umana? Inutile prendersi in giro: esistono islamici moderati e islamici estremisti che, mentre scrivo, stanno combattendo guerre basate sulla diversità religiosa. Pensare che costoro non reagiscano di fronte a ciò che appare loro come l’affronto massimo è da arroganti.

Esiste un momento per fare e uno per stare. Non si può pensare di poter scrivere e dire qualsiasi cosa senza pesare le conseguenze delle nostre azioni, in special modo quando si mette a repentaglio la sicurezza di altre persone e di un intero continente.

L’arroganza a volte deve essere messa a tacere, così come tutti vorremmo che certi estremismi religiosi giungessero a un momento di moderata riflessione.

Credo che si sia giunti a un periodo storico in cui il mondo occidentale debba rivedere la convinzione – molto estremista – di ritenersi perfetto di fronte a qualsiasi diversa etnia. Vogliamo esportare democrazia pur senza averne mai beneficiato. Vorremmo cambiare le tradizioni di territori che portano avanti usi e costumi secolari. Abbiamo l’arroganza di pensarci migliori e per tale motivo intoccabili da chi è diverso.

Come ha dichiarato Papa Francesco: “È vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri (organizzatore dei viaggi papali e gli stava accanto), che è un amico, dice una parolaccia contro la mia mamma, lo aspetta un pugno! Ma è normale! Non si può provocare. Non si può insultare la fede degli altri. Non si può prendere in giro la fede”

No, non si può provocare. E la redazione di Charlie Hebdo si è spinta ben oltre la provocazione, provocando una strage. Lo trovo poco intelligente oltre che arrogante. Si può e si deve fare satira, ma specialmente in certi periodi storici è necessario avere l’intelligenza di una visione allargata dei fatti e delle situazioni, avere il coraggio di arretrare piuttosto che lanciarsi a corpo morto contro il pericolo estremo. Morire così, non è intelligente. Porre in pericolo altre vite lo è ancor meno.

Il problema c’è e va affrontato. L’estremismo non lo batteremo sul tavolo del disprezzo ma sulla via della diplomazia. Perché sono certa che persino il peggiore degli uomini è pronto ad affrontare la riflessione se si smette di porlo sull’altare del disprezzo e nella gogna del razzismo.

Essere moderati non significa essere stupidi. Sarebbe necessario che questo criterio entrasse nella mente di molti. In special modo nel mondo dell’Informazione. Libertà di espressione non è un concetto a senso unico. E’ una doppia via, che da e che riceve. Per tale motivo bisogna pensare bene a cosa si elargisce, per non trovarsi vittime della stessa arma che si usa contro nemici che non hanno effettivamente sollecitato alcuna guerra. La guerra Charlie Hebdo l’ha dichiarata a senso unico. E ha prodotto morti. Inaccettabile.

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 23/11/2024 11:38:52

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -