La strage della redazione del giornale satirico francese "Charlie Hebdo", non spegne i riflettori sulla situazione nel resto del mondo, dove le milizie jihadiste stanno combattendo e portando avanti la loro idea di potere islamico ed estremista. Una di queste, sono le milizie di Boko Haram, che in Nigeria stanno devastando le ragioni sulle quali passano e dove, tra una strage e l'altra, stanno prendendo il potere.

Secondo quando affermato dalla Bbc, citando un ufficiale militare, le milizie avrebbero lanciato ieri un secondo attacco alla città di Baqa, già attaccata domenica. Nel raid portato a termine, si parla di circa 2.000 morti, i cui corpi giacciono per le strade di quella che ormai viene considerata una città fantasma.

Secondo una stima, prima dell'attacco jihadista, nella città di Baqa, abitavano 10.000 persone. Molte si erano date alla fuga proprio domenica, quando la città era stata attaccata la prima volta, rifugiandosi nelle zone limitrofe. Alcuni si sarebbero rifugiati sulle isole del lago Ciad, ma non sarebbero al riparo. Chi è riuscito a fuggire alla furia dei terroristi, ha dovuto lasciare dietro se, i cadaveri dei propri cari, impossibilitati a dar loro una degna sepoltura, anzi, sono stati costretti a lasciarli per le strade della città. L'offensiva delle milizie jihadista ha anche raso al suolo sedici villaggi che sorgevano nelle vicinanze della città distrutta. Ben poco si conosce della sorte degli abitanti dei villaggi che sono stati rasi al suolo al passaggio delle brigate di Boko Haram.

Maina Maaji Lawan, deputato della Nigeria, ha affermato che i Boko Haram hanno preso il controllo del 70% del territorio dello stato di Borno, che i jihadisti considerano una roccaforte dello stato, riuscendo ad occupare anche una base militare.