Riforma del titolo V e del bicameralismo: superato il passaggio alla Camera che ha approvato il testo attraverso la Commissione Affari costituzionali, in tempo utile per consentire l'approdo in aula per il 16 Dicembre.

Importanti modifiche sono state applicate al disegno di Legge che comprendono alcune istanze proposte dalla minoranza del Partito Democratico che è uscita dall'aula nel momento in cui bisognava votare alcuni articoli del ddl come ad esempio il N° 3 che presuppone il fatto che venga ristabilita la previsione sui senatori di nomina presidenziale. Misura che era stata precedentemente eliminata mercoledi scorso attraverso un emendamento all'art. 2, ottenuto grazie al voto della minoranza PD

Il Ministro Elena Boschi appare soddisfatta:  «È stato un lavoro complicato che però si e svolto in un clima di confronto leale. Un lavoro svolto senza sacrificare il dibattito dove avremo modo di confrontarci ancora».

Fra le modifiche più importanti, l'approvazione di un emendamento atto a cambiare l'attuale procedimento legislativo che, pur essendo un tema assolutamente tecnico, ha ricadute sull'assetto politico e istituzionale. Con questa trasformazione in pratica, si supera l'attuale bicameralismo ma non per ciò che riguarda alcune leggi e le riforma costituzionali.

Facendo un esempio pratico, il Senato potrà chiedere modifiche ma solo attraverso la maggioranza assoluta. Contestualmente, la Camera potrà respingere tali modifiche ma, anche in questo caso, a maggioranza assoluta.

Maggioranza di due terzi è stata invece introdotta per cio che riguarda la Legge di stabilità e la legge di bilancio.

Titolo V della Costituzione italiana