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11 morte sospette in poche ore dopo aver assunto il vaccino anti influenzale FLUAD. La Procura avvia le indagini. Ci sono i tratti del Serial Killer. Uno di quelli che approda alle cronache nazionali e per cui a volte è necessario attendere anni per svelarne il volto e il nome. Stavolta no. Il Serial Killer ha un nome e tante facce. E si chiama Big Pharma. Che non è il nome di un personaggio dei fumetti, bensì il nome che accorpa le più grandi e potenti industrie a livello internazionale: quelle del comparto farmaceutico. Industrie che nell’immaginario collettivo producono salvezza ma che nella realtà dei fatti, generano spesso malati o afflitti dal pensiero della malattia. Fa parte del business: inoculare il timore della malattia, giungere al punto di concorrere a creare un maggior numero di malati da “curare”. Basta guardare come si gioca sporco su alcuni valori come il Colesterolo, di cui si è sapientemente abbassato il valore massimo accettabile col beneplacito dell’OMS pur di vendere milioni di confezioni di prodotti che dovrebbero tenere sotto controllo non una malattia ma un criterio di valutazione dello stato di salute di una persona. Arriva l’inverno, e con esso lo spauracchio dell’influenza. Una patologia che colpisce ogni anno solo nel nostro paese, fino a 9 milioni di persone. I morti che si registrano ogni anno, causati dalle complicazioni della patologia in soggetti a rischio, sono circa 8.000. Negli ultimi anni, una delle patologie più comuni come l’influenza, è stata fatta diventare spaventosa: H1N1, aviaria, mucca pazza. Si è persa l’idea dell’influenza classica e nelle case italiane è entrato lo spauracchio delle influenze pandemiche, anche se a conti fatti e dati alla mano, di numeri pandemici manco l’ombra. Tutto ciò, oltre a generare sgomento collettivo, ha sicuramente generato incassi miliardari per le aziende che producono i famosi vaccini, protagonisti di scandali internazionali e che ancor oggi mostrano il loro vero volto: quello che chiarisce come non si debba dare per scontato che l’industria farmaceutica lavori solo per il bene degli Esseri Umani. Ovviamente, è grazie alla Ricerca scientifica e allo sviluppo di farmaci sempre più sofisticati che l’umanità sta raggiungendo un’aspettativa di vita sempre più elevata. L’altra faccia della medaglia però, è quella per cui il maggior guadagno è sempre lì in prima linea a dettare le regole di un mercato troppo abituato a registrare introiti con tanti zeri. Come mai quindi questo inverno porta con sé, oltre ai primi sintomi influenzali, anche notizie di cronaca dai risvolti spaventosi, che fanno ora dubitare l’intera popolazione che i vaccini anti influenzali possano far giungere alla morte? Una cosa del genere va contro la solita gestione del panico collettivo e anche, contro il business miliardario di Big Pharma. Già lo scorso anno, fu bloccata la vendita del FLUAD prodotto da Novartis a scopi preventivi. Sembra che non si verificarono casi di morte ma un certo numero di effetti collaterali presumibilmente legati all’assunzione del vaccino. E’ l’AIFA che gestisce queste questioni, ma c’è da chiedersi come mai sia stata autorizzata la vendita dello stesso vaccino dopo le avvisaglie negative dello scorso anno. C’è anche da dire che, se nessun medico segnala all’AIFA eventuali decessi sospetti o reazioni avverse per l’assunzione di un determinato farmaco, nessuno blocca nulla e la possibilità che molte morti e molte reazioni avverse vengano fatte passare con altre motivazioni è altissima. Tutto ciò oltretutto, solleva una serie di considerazioni. Per alcuni anni, abbiamo vissuto con l’assoluta certezza che certe influenze fossero ormai entrate a far parte della normalità delle cose. Abbiamo subito grandi campagne di Informazione su come star lontani dalla possibilità di contrarre l’aviaria piuttosto che l’H1N1. Qualcuno in politica, ha persino proposto di legiferare affinché la vaccinazione divenisse obbligatoria per tutta la popolazione, bambini compresi. Tutto sembrava ruotare sul tema dell’influenza, influenzando psicologicamente la collettività, sempre più convinta di dover combattere il grande male del secolo: l’influenza. Poi, vuoi per gli scandali legati alla diffusione di vaccini non esattamente aderenti alle linee guida dettate dalla Food and Drugs Aministration e dall’OMS, vuoi perché in molti col tempo qualche dubbio se lo sono fatto venire, ecco che d’incanto spariscono dalla faccia della terra influenze pandemiche e proposte di obbligo di vaccinazione. Si giunge addirittura a mettere all’indice i vaccini anti influenzali. Che dietro tutto ciò si stia preparando la peggiore diffusione del virus Ebola che sta entrando alla chetichella nei territori occidentali? Cosa dobbiamo attenderci? La più spaventosa pandemia che mai la razza umana abbia subito? Sta di fatto che a oggi, nessuna casa Farmaceutica sembra aver realizzato una cura contro Ebola. Il motivo è semplice quanto disumano: finché il virus resterà circoscritto in territori poveri, non vi sarà convenienza a produrre la cura. Diverso il discorso nel caso in cui il virus travalichi i confini del Terzo Mondo per approdare in larga misura nei paesi sviluppati che, attraverso i governi, possono sviluppare acquisti farmaceutici su larga scala. Nel frattempo, milioni di persone tremano al pensiero di poter perdere la vita per un semplice vaccino, che di semplice ha solo il concetto che il comune cittadino ha dentro di se. Dietro ogni dose, si nasconde la furia del mercato economico. Una delle peggiori malattie che l’uomo abbia mai subito e per cui non esisterà mai cura. Una frase che viene attribuita a Henry Gadsen, direttore generale della multinazionale farmaceutica Merck, recita: “Il nostro sogno è inventare farmaci per gente sana”… Meditate... |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 06:53:31 |
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