Erano le stelle di alcuni film del Neorealismo, con la poesia suscitata dal rumore degli zoccoli sull’asfalto, quando a Roma il traffico era ancora un perfetto sconosciuto. Il vetturino una figura simbolica e tutt’altro che sbiadita, un compositore improvvisato che sapeva suonare una musica tutta sua. Oggi invece le cosiddette botticelle sono oggetto di disputa e contestazione, come mai prima.

Tutto inizia con le condizioni decisamente peggiorate del traffico capitolino, laddove si vedono sfrecciare scooter e auto accanto alle carrozze che all’oggi, tutto hanno tranne che un’aria poetica. Animali sofferenti sotto il caldo torrido di Agosto suscitano pena e forti critiche da parte delle associazioni animaliste. Le varie giunte susseguitesi al Campidoglio, tra promesse e scongiuri, non hanno mai veramente risolto il problema a dir poco spinoso delle carrozze trainate da equini.

L’ultimo degli episodi è avvenuto proprio il 30 ottobre scorso, nel centro di Roma, di fronte a Palazzo Chigi, quando un cavallo è scivolato a terra per colpa di una macchia di olio e nafta. L’animale sofferente è stato immediatamente ricoverato presso il centro di Testaccio, ma gli è stata riscontrata una forte tendinite. Non è il primo di questi incidenti e l’eco ha immediatamente suscitato le polemiche.

L’Associazione Aidaa (in difesa di animali e ambiente) ha promosso una serie di manifestazioni, volantinaggio e iniziative mordi e fuggi per scoraggiare specialmente i turisti ad usufruire delle carrozze. Vari i motivi. Innanzitutto il maltrattamento degli animali, che versano in condizioni fisiche debilitate e vengono tenuti in stalle non a norma. In secondo luogo la sicurezza dei passeggeri, costretti a pagare prezzi molto alti e sempre a nero. E questo a scapito di tutte le ordinanze e le normative emanate negli ultimi anni, tra cui l’obbligo di targa, il tariffario esposto, la cura dell’animale, l’obbligo di una divisa e il divieto di circolare con più di 35 gradi d’estate.

La protesta durerà fino a Natale quando il flusso dei turisti è più corposo e con l’intento di spezzare definitivamente il successo che le botticelle ancora sortiscono. Qualsiasi incidente sarà seguito a denunce al vetturino e al Sindaco di Roma per omissione di atto d’ufficio perché non ne proibisce l’uso nonostante il dissesto stradale. Due mesi fa la giunta Marino si era espressa a favore di provvedimenti, assicurando che entro il 2015 la sede di Testaccio verrà trasferita a Villa Borghese e che il tragitto che le carrozze potranno percorrere non comprenderà più i vicoli e le strettoie tipiche del centro storico. Sembra invece smentita l’ipotesi di spostare definitivamente il servizio all’interno delle Ville storiche della città, nonostante un comunicato della Lav a cui il Sindaco non ha dato seguito.

Dall’altra parte Angelo Sed, il presidente dell’Associazione Vetturini Romani, si lamenta che ancora una volta l’incidente è stato un pretesto per polemizzare e che due giorni fa, dopo il blitz del Corpo Forestale, le stalle di Testaccio e la salute degli animali sono stati ritenuti idonei. Inoltre il Presidente ha ribadito che il cavallo vittima dell’incidente è stato inserito nel programma Una Passeggiata di Salute per far andare a cavallo i piccoli ricoverati nel Reparto oncologico del Bambin Gesù.

Queste finali sono solo le ultime tappe di un’antica polemica, passata anche attraverso il provvedimento di De Blasio, il Sindaco di New York che a Gennaio è riuscito a revocare le licenze a duecento botticelle per sostituirle con quelle elettriche. A tal proposito risponde Sabrina Alfonsi presidente del I Municipio che, invece di sopprimere completamente quella che a Roma è una vera istituzione, propone un ridimensionamento e uno snellimento dei percorsi e del numero di licenze.

Nel 2013 si era mosso anche il Partito Animalista Europeo contro lo stato di stress a cui vengono sottoposti i cavalli, nelle stalle di Testaccio, a ridosso del Villaggio Globale, storico locale aperto la notte fino a tardi. Dovremo abituarci a carrozze elettriche e perdere la poesia dei cavalli e del rumore dei loro zoccoli sui sampietrini? Forse basterebbe che i vetturini rispettassero le regole, ma si sa, a Roma è sempre tutto più complicato. A New York si sono abituati e i meravigliosi esemplari equini fanno già parte di un immaginario molto differente.