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Roma fa le prove con una veste che proprio non le si addice: la pedonalizzazione. Città meravigliosa e trafficata, caotica e disordinata, Roma e la pedonalizzazione sembrano due mondi lontani. Carente in mezzi di trasporto perennemente in ritardo, sovraffollati, autobus che viaggiano sulle corsie del traffico automobilistico e metro inadeguate per tutto il carico di spostamento che la capitale ogni giorno deve subire e supportare. Eppure Ignazio Marino promuove ad oltranza il suo disegno, che, nonostante tutto, a detta di molti, risulta positivo. A fare da bersaglio la nuova misura presa all’interno dell’ormai noto Tridente, tra Piazza del Popolo, Via di Ripetta e Via del Babuino , magico triangolo interdetto non solo alla regolare circolazione delle auto ma anche a moto e scooter. Ed è qui che scatta la protesta. A capitanarla vari gruppi, tra cui l’Associazione di Via dei Condotti e quella di Piazza di Spagna con i loro presidenti Gianni Battistoni e Roberto Wirth a difendere il legittimo uso delle due ruote che da sempre salva l’intera città e in particolar modo il centro storico, dove ogni mattina si riversano migliaia di lavoratori dalle periferie. Per commercianti e cittadini sarà molto difficile raggiungere queste zone a piedi, soprattutto per chi qui ci lavora. Vorrà dire parcheggiare lo scooter fuori dal Tridente, in zone dove le aree di sosta sono molto carenti e per questo verranno prese d’assalto. Molti, dopo aver definitivamente abbandonato l’idea dell’automobile, dovranno rinunciare alle due ruote, trovando un minimo riscontro nella possibilità di utilizzo dei mezzi pubblici. Secondo il Comune però i parcheggi riservati ai residenti (tra auto e scooter) arriveranno fino a 545. Forte sarà l’assistenza per l’assegnazione dei pass, per i vecchi residenti e per quelli che vengono a ritrovarsi nella nuova piccola Ztl. Tuttavia il malumore nel Tridentino rimane alto, più di 1500 persone tra commessi e impiegati sono sull’orlo di una crisi di nervi. In Piazza di Spagna la titolare del bar Babington’s Chiara Bedini si lamenta perché Roma in questo modo diventerà una bella vetrina per i turisti ma scomoda per i cittadini che la vivono quotidianamente. Non sarà infatti più ammesso il transito a taxi, noleggi con conducente, auto per portatori di handicap. A pagarne le conseguenze quindi i tassisti, che in sosta a due passi da Piazza di Spagna, in Piazza Mignanelli, non potranno prendere le corse perché non si passa e tante saranno le chiamate a vuoto da e per gli alberghi più centrali. Problemi per i più anziani con difficoltà a raggiungere le abitazioni o per i turisti che arrivano in città con pesanti bagagli costretti a trasportare a mano. La mini Ztl sarà attiva dal lunedì al venerdì dalle 06:30 alle 19 e sabato dalle 10 alle 19. Fino al 7 Gennaio saranno i vigili urbani a controllare le infrazioni ma anche a dare informazioni a coloro che, ignari, non sanno ancora come gestire la nuova viabilità. Dal 7 Gennaio entreranno in funzione i nuovi segnali ai varchi. Le multe partiranno da mercoledì 22 Ottobre per motivi tecnici e con la nuova segnaletica in via di ultimazione sono i centauri romani ad avere più dubbi su quali vie transitare e dove parcheggiare. Se prima Roma era la città degli scooter, ora diventerà la capitale dei pedoni senza mezzi di trasporto e senza piste ciclabili e dove solo i turisti, come davanti ad una bella vetrina, godranno di un paesaggio d’altri tempi, strade vuote e senza traffico, almeno fin dove non arriveranno le urla di protesta. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:51:04 |
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