Mentre peggiorano le condizioni della seconda paziente contagiata a Dallas per aver assistito il paziente zero, poi deceduto, Barak Obama sembra non essere totalmente sicuro delle dichiarazioni che diffonde.

Prima dichiara che non ci sono allarmi Ebola negli USA ma subito dopo si appella ai governi europei cheidendo che facciano di più durante la riunione di emergenza convocata presso la Casa Bianca.

Il timore che si diffonda il panico in tutti gli Stati Uniti sembra essere maggiore di quello scaturito dalla situazione reale, ma a ben guardare poi, Obama non può far altro che chiedere l'aiuto di tutto il mondo occidentale.

“L’epidemia deve essere attaccata in Africa" ma ha anche aggiunto: “Ho stretto mani, abbracciato e baciato medici e infermiere all’Emory Hospital di Atlanta (l’ospedale dove vengono curati i pazienti che hanno contratto il virus dell’Ebola in Africa occidentale). Mi sono sentito sicuro nel farlo”

Il Presidente Obama ha poi ricordato che Ebola rischia di espandersi a livello mondiale se non si troveranno soluzioni utili a combattere il terribile virus.

Nel frattempo il sindaco di Dallas, Mike Rawlings, ha diffuso un comunicato attraverso il quale fa sapere che Amber Vinson, la seconda infermiera contagiata dopo essere entrata in contatto con il “paziente zero”, è più grave della collega. E' stata trasferita d’urgenza all’ospedale della Emory University di Atlanta, uno dei pochi negli Usa attrezzati con un’ala di totale isolamento dei malati.

La maggior preoccupazione è data dal fatto che la donna, il giorno prima di manifestare i sintomi, era a bordo di un volo da Cleveland a Dallas su un aereo della Frontier Airlines con altri 132 passeggeri che sono già stati tutti contattati e a breve verranno sottoposti ai controlli sanitari.

Per quanto riguarda l'Europa è in programma un incontro tra i capi di Stato e di Governo dell’Unione che discuteranno sulle misure da adottare per fronteggiare l’emergenza nel Vecchio Continente durante il vertice europeo di Bruxelles del 23 e del 24 ottobre.

La riunione che si terrà il venerdi, capitanata dal nostro Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sarà atta ad individuare quali controlli mettere in atto e come coordinarli. Si pensa comunque di rafforzare i controlli dei voli in uscita dai paesi dove è maggiore il rischio di contrarre l'Ebola.