Sono forse oltre 20 le vittime rimaste uccise nel Nord del Nepal da una tempesta du neve che ha provocato diverse valanghe. Altre cinque persone risultano disperse. Dieci delle vittime erano di nazionalità nepalese mentre le altre di diverse nazionalità, fra cui quattro canadesi, due polacchi e due isrlaeliani.

Anche alcuni italiani fra le persone bloccate dalla tempesta di neve in un campo base a 5.000 metri di quota sotto l’Annapurna in Nepal.

Il direttore del Soccorso alpino valdostano Adriano Favre è fra loro e ha dichiarato in contatto telefonico col TGR della Valle D'Aosta: «Ho con me mio figlio, la signora che gestisce il rifugio Ferraro, della val d’Ayas, più un amico di Roma. Abbiamo avuto una tempesta di neve di intensità eccezionale, ha nevicato per 30 ore di seguito. Ci sono oltre un metro e venti di neve assestata al suolo. Si sono scatenate un po’ di valanghe, però è chiaro che siamo in una situazione un po’ di isolamento. Abbiamo soccorso dei gruppi di trekker, tant’è che abbiamo ospitato qui al nostro campo sei persone, perché erano praticamente naufragati in questa tempesta di neve». 

Oltre al gruppo di escursionisti, è stata colpita dalla tempesta anche la popolazione locale che vive a ridosso del percorso di trekking a ben 5mila metri di quota.

Ogni anno il percorso di trekking dell'Annapurna viene visitato e percorso da migliaia di appassionati di questo sport. Attualmente la zona è stata chiusa per ovvi motivi di sicurezza