|
|
|
Il Romics, festival internazionale del fumetto, dell’animazione e dei games, attrae ogni anno, centinaia di appassionati. Per molti una vetrina, per altri solo una possibilità di esporre i propri prodotti commerciali in stand di settore, per altri ancora, un momento per crescere e mettere sul piatto un insieme di informazioni e di novità da condividere con chi si occupa del settore. Un festival particolare che vede anche la presenza di moltissimi giovani i quali si presentano a questo appuntamento indossando gli abiti dei loro personaggi preferiti. Personaggi che negli anni hanno sempre più visto la presenza di supereroi nipponici, frutto della grande industrializzazione dei cartoons che il Giappone sforna ogni anno attraverso le sue serie televisive, diventate un cult per i bambini e ragazzi, o personaggi che fuoriescono anche dai numerosi videogiochi, che ormai non sono presenti solo nelle sale giochi, ma soprattutto nelle nostre case. A questi si accompagnano anche i personaggi dei fumetti, partoriti dalla mente di disegnatori pieni di fantasia. Console e fumetti si contendono la supremazia del Romics e per gli appassionati ci sono anche mille occasioni per andare alla ricerca di quegli oggetti, quelle parrucche e quei vestiti che permettono a ognuno dei partecipanti di somigliare in modo inequivocabile al proprio personaggio preferito. Una gara al travestimento migliore, visibile anche in quelli che sono gli abiti che più si addicono alla manifestazione, abiti che spesso sono dei veri e propri capolavori, in molti casi confezionati dagli stessi giovani che poi li indossano con orgoglio. Figure seguite con interesse e che in questo Festival trovano la giusta collocazione, sono i Cosplay più che un’attrattiva i quali gareggiano per il travestimento e la recitazione migliore. Si perché una volta almeno, è bello sentirsi e vedersi nei panni di qualcuno che si ammira o che ha attratto la nostra attenzione, anche perché non ci si maschera solo da eroi, ma anche da mostri. Ma il Romics non è solo questo, ci sono anche tanti workshop dedicati a piccoli o più grandi, dove è possibile entrare nel mondo del fumetto e del disegno, dove si insegna anche ai più piccoli, la tecnica che i disegnatori utilizzano per rendere reali i propri o altrui racconti. Si disegna e si gioca con giochi da tavolo, tutti particolari e in molti legati alle carte speciali, così tanto in voga fra i giovanissimi, che hanno preso il posto delle vecchie carte napoletane e francesi e che con esse non hanno nulla a che vedere. Giochi nuovi, ma anche vecchi, come stand in cui i piccoli possono giocare con semplici giocattoli, o la messa in visione di vecchissime console che hanno accompagnato l’adolescenza di quelli che oggi accompagnano i propri figli al Romics. Ebbene si, non solo piccoli i giovani, ma anche adulti, spesso accompagnatori di figli e figlie in questo Festival che ha più il sapore del fantastico e che quest’anno ha visto anche la partecipazione della Disney. Personaggi che ripercorrono la storia dei cartoons o delle strisce di fumetti. E su questi ultimi, i grandi appassionati e collezionisti, possono ritrovare una serie di numeri speciali, o settoriali, dei tantissimi manga o fumetti in circolazione, in sintonia con lo spirito del Festival, diventato un po’ troppo commerciale, soprattutto per chi, ce lo diceva un signore, lo frequenta da una decina d’anni. La sedicesima edizione è stata caratterizzata anche da una prima particolare che ha coinvolto solo 250 spettatori, i primi a mandare una mail di prenotazione per poter partecipare alla proiezione di Sin City: Una donna per cui uccidere, ma anche altre proiezioni, come X-Man – Giorni di un futuro passato, Gost in the Shell: Arise 1, Sword art online extra edizion, ed tante altre, sempre per gentile concessione delle case distributrici dei film, che hanno attirato l’attenzione di appassionati e non. Non sono mancati stand dedicati al fantasy che in questi anni ha attratto moltissimi giovani, come Il trono di spade, Hunger Games, Batman, gli intramontabili personaggi di Stars Wars oppure dei Ghosbusters, e tantissimi altri, la possibilità di fare esperienza e lezioni di spada o sciabola. Ad attrarre i visitatori anche la possibilità di vedere in azione fumettisti e disegnatori della propria serie, come Stefano Babini, Luca Enoch, e tantissimi altri che si sono prestati alla realizzazione di disegni con dediche apposte anche sui libri e presenti negli stand dei loro editori, ma anche in eventi dedicati a loro, intervistati e pronti a rispondere alle domande del pubblico. Non poteva mancare il concorso karaoke che ha visto salire sul palco ragazzi e ragazze che hanno prestato la propria voce a sigle vecchie e nuove. Moltissimi appassionati di games hanno anche potuto assistere a sfide tra campioni italiani come quella che si è svolta venerdì, tra campioni del gioco Fifa, il videogioco più diffuso sul mondo del calcio. Un evento, visto che esistono vere proprie competizioni internazionali e scuole che insegnano a diventare giocatori professionisti. Immancabile, in questo 2014, il festeggiamento degli ormai 40 anni di alcune serie cartoon, culminato sabato nella proiezione dal titolo “Gli splendidi quarantenni”, per ammirare i personaggi usciti dalle matite nel 1974: Il Grande Mazinga, Barbapapà, Hello Kitty, Heidi, Hurricane Polymar, Chobin, Coccinella, Bia la sfida alla magia, Viky il vichingo, Gatchman, insieme a ospiti che ne hanno cantato sigle e doppiato i personaggi. Inoltre una splendida mostra che racchiude tavole di Lele Vianello, Enrique Fernandez, Luca Enoch, Stefano Babini, per ammirare in formato più grande le strisce disegnate da questi grandi autori e disegni che animano la fantasia. Insomma, spazio per tutti, ma proprio tutti, dai più piccoli ai più grandi, dai curiosi agli appassionati collezionisti. Un Festival che data la grande affluenza della domenica, ha costretto gli organizzatori ad aumentare il numero di ingressi. Dopo i ringraziamenti di rito, l’appuntamento è per aprile, dal 16 al 19 sempre alla Fiera di Roma. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:03:05 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Più di un mese fa la Fondazione Arnaldo Pomodoro e lo Studio MARCONI ’65 hanno lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri - IRCCS
...Nella serie di video per ogni età Gli abitanti del Museo dei Fori Imperiali si raccontano! i protagonisti sono i capolavori della collezione, che si animano raccontando la propria storia.
Roma Capitale della cultura prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa. Sono tanti gli appuntamenti, gli approfondimenti e i video messi a disposizione online per tutti...
Roma Capitale della cultura, aderendo alla campagna #iorestoacasa, prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa.