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La Digos di Roma ha arrestato questa mattina Gennaro De Tommaso, conosciuto come Genny ‘a carogna, capo degli ultrà napoletani che il 3 maggio scorso, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, era rimasto coinvolto negli scontri e poi, una volta giunto nello stadio, aveva fatto da tramite tra i giocatori e i tifosi stessi. All’uomo viene contestata la sua leadership e istigazione alla violenza. Il giorno della finale di Coppa Italia, un gruppo di tifosi napoletani, armati di fumogeni e petardi si concentrò in piazza Mazzini e, secondo la Digos, avevano intenzione di tendere un agguato alla tifoseria fiorentina. Contestati all’uomo anche la violazione su striscioni inneggianti alla violenza, visto che indossava una maglietta con la scritta “Speziale libero”. Speziale è il giovane che sconta la pena per la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuta durante gli scontri per un’altra partita, nel 2007. Insieme a De Tommaso sono stati fermati altri 4 supporter della tifoseria napoletana, riconosciuti attraverso immagini delle telecamere: tra di loro compare anche Massimiliano Mantice, 44 anni, leader della curva B, accusato di aver scavalcato la rete che delimita il campo dagli spalti. Mantice è, però, uno dei soccorritori di Ciro Esposito, il giovane tifoso napoletano ferito nel pre-partita e poi morto dopo settimane di agonia nell’ospedale romano dove era stato ricoverato in condizioni gravissime. Per l’omicidio resta in carcere l’ultrà giallorosso Daniele De Santis. Dalle indagini, però, si è anche appreso che Mantice era arrivato a Tor di Quinto, luogo dell’aggressione e del ferimento di Esposito, dopo il fatto. Ai fermati viene contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale e l’attacco con petardi alle forze dell’ordine, che vigilavano sul percorso dei tifosi. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:03:01 |
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