Presentato al Palazzo di Vetro a New York il rapporto “Hidden in Plain Sight”, dell’Unicef sulle violenze dei bambini. I dati sono alquanto allarmanti visto che nel mondo circa 120 milioni di bambine e adolescenti, al di sotto dei venti anni hanno subito un rapporto sessuale forzato. Le brutte notizie non finiscono qui, visto che le il rapporto dell’Unicef ha interessato un ampio spettro della situazione mondiale.

Il rapporto continua affermando che un quinto delle vittime di omicidio ha meno di vent’anni, questo fa presente che nel mondo i ragazzini sono spesso preda della malavita e non solo.

Alto è anche il tasso di bullismo che si espande dalle scuole alla strada, infatti più di uno studente su tre, tra i 13 e i 15 anni, è regolarmente vittima di atti di bullismo. Un fenomeno, questo, in continua ascesa e che continua a preoccupare anche per l’escalation di atti crudeli.

Ancora più tragica è la mentalità con cui vengono cresciute le ragazzine. Infatti, quasi la metà di loro, tra i 15 e i 19 anni, credono che il marito sia giustificato nel picchiare la propria moglie in certe circostanze, ad evidenziare una scarsa conoscenza e rispetto per sé stesse e per le loro future figlie. Naturalmente la percentuale varia a seconda delle nazioni in cui si vive, ma è emblematica la percentuale dell’80% in Afghanistan, Guinea, Giordania e Mali.

Il rapporto che è un’analisi statistica effettuata in 190 paesi, evidenzia come la violenza su bambini e adolescenti sia accettata passivamente da chi la vive e soprattutto da quei paesi dove avvengono i maggior numeri di gesti violenti.