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Lo scontro in Ucraina ha adesso, il riconoscimento di vero e proprio conflitto contro la Russia. Nelle file filorusse combattono soldati e mezzi inviati dall’ex Unione Sovietica che hanno acceso la lotta interna del paese ucraino. Ad affermare la dura guerra, il ministro della difesa ucraino Valeri Gheletei che ha utilizzato Facebook per denunciare “In Ucraina è arrivata una grande guerra”, la preoccupazione è anche il rischio di lasciare sul posto decine di migliaia di morti Una lotta che adesso è stata descritta da Angela Merkel come una guerra non più interna al paese, ma tra Russia e Ucraina e per questo la Ue provvederà a emanare nuove sanzioni alla Russia. Dello stesso avviso il premier polacco Donald Tusk che non vorrebbe una nuova Danzica, quando i tedeschi invasero la Polonia, ormai ben 75 anni fa. Putin non lo ha nascosto, quando in una telefonata a Barroso aveva detto che se avesse voluto, avrebbe conquistato Kiev in due settimane, salvo poi ritirarsi con le affermazioni che lui vuole solo proteggere i filorussi che sono nel paese e garantire loro una regione in cui vivere. Truppe russe sarebbero presenti negli scontri a Donetsk e nell’aeroporto di Lugansk, dove l’esercito ucraino si è dovuto ritirare sotto i colpi d’artiglieria russi. Mentre si combatte l’Europa non sta a guardare e si prepara ad inviare armi a Kiev ma anche uomini. Le prime azioni che verranno messe in campo, saranno quelle delle sanzioni, ma la potenza della Russia, permette anche di non tener conto delle sanzioni internazionali, come del resto è avvenuto per le prime fasi del conflitto. Putin non nasconde, ormai, il desiderio di voler ricostruire il grande stato russo, invitando gli ex stati membri a stare dalla sua parte. Al nuovo zar russo sicuramente non andava l’allargamento della Nato a oriente. L’Ucraina, infatti, aveva chiesto di poter entrare all’interno della Nato, allontanandosi definitivamente dalla politica filorussa e dalla divisione che per anni è stata segnata dal filo invisibile della guerra fredda, combattuta da Stati Uniti e Unione sovietica. Questa mattina è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon il quale ha espresso preoccupazione per la devastante guerra in Ucraina, che sta facendo migliaia di vittime, nel cuore della vecchia Europa, ma chiede alle parti di fermare le armi e tornare al dialogo. Nessun intervento armato da parte della altre nazioni o dall’Onu o dalla Nato, ma rimettere sul tavolo le trattative per riportare la pace. Evitare un conflitto che si andrebbe ad aggiungere alla dura guerra che sta già sconvolgendo il Medio Oriente, è una delle priorità. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 09:51:24 |
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