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Salvatore Marzullo, il padre di Vanessa, una delle due ragazze rapite in Siria, ha fatto un appello ai rapitori che uscito oggi sul settimanale “Oggi”. “Chi ha fatto Vanessa e Greta prigioniere dovrebbe ricordare cos'erano lì a fare. Volevano il bene e sarebbe un dramma se qualcuno le ripagasse con il male”. Queste le parole affidate al settimanale, attraverso il quale l’uomo si rivolge a chi ha portato via la sua Vanessa e l’amica Greta. La famiglia Marzullo, come quella Ramelli, restano in attesa di notizie da parte di chi sta lavorando per liberare le due volontarie rapite ormai da due settimane da Aleppo, una delle città più colpite dalla guerra in Siria. Marzullo non esita a spiegare anche che le due ragazze erano li come volontarie, non per fare una gita o un viaggio di piacere e risponde, in questo modo, alle critiche piovute dal web sulla presenza delle giovani ad Aleppo. Rispondendo alle critiche, l’uomo affermo che entrambe le ragazze non sono superficiali, come descritte in alcuni commenti, ma sottolinea: “Vanessa è proprio il contrario. È una ragazza profonda che si immedesima nella sofferenza degli altri e non riesce a stare con le mani in mano” Intanto il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, fa sapere che qualcosa si muove, visto che siamo sulle tracce dei rapitori, sottolineando che la Farnesina si è mossa immediatamente, prima che la notizia giungesse ai media e cioè sei giorni prima che la notizia facesse il giro del web. Con discrezione e impegna da parte delle forze di intelligence italiane, si sta cercando un contatto con il gruppo armato che ha prelevato le due giovani da casa del capo del “Consiglio rivoluzionario” del villaggio di El Ismo, dove le giovani erano ospitate. La paura è che il gruppo che le ha prelevate, le ceda ad un altro e che quindi si dovrebbe ricominciare tutta la trattativa d’accapo. Una situazione in cui la Farnesina non vorrebbe ritrovarsi, in modo da riportare a casa, quanto prima, le due giovani. Intanto l’intera comunità di Gavirate e Brembate si stringe attorno alle famiglie delle due ragazze, ai genitori e ai parenti che attendono con ansia notizie, mentre la rete e la politica si divide sulla scelta dei genitori di far partire le giovani in una zona così pericolosa, in guerra da ormai tre anni e chi, invece, ne loda le gesta e il coraggio. Tra insulti e polemiche, si aspettano notizie che possano rassicurare i genitori di entrambe le giovani. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 09:55:40 |
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