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Problema annoso quanto mai attuale quello dei rifiuti. Da quando esiste l’uomo e di conseguenza ogni suo scarto, esiste il problema di come smaltirlo. In città e metropoli congestionate come quelle in cui viviamo i rifiuti finiscono per divenire parte del non-decoro urbano, promosso a nuova installazione post-moderna ma in realtà oggetto di contese e motore di affari. Sacchetto non ti temo, verrebbe da dire ascoltando le parole rassicuranti del Sindaco di Roma Ignazio Marino, che con l’Assessore all’Ambiente Estella Marino e il Presidente di Ama Daniele Fortini ha voluto rassicurare i cittadini della capitale sulla bontà dell’operato dell’Azienda Capitolina. Tanto per snocciolare qualche numero: 152 operai al giorno recuperati dall’assenteismo, per un reintegro a fine dicembre di altri 250; più di 1.600 verbali di contravvenzione per un conferimento non corretto dei rifiuti; 30 squadre, 2 per municipio, 2 operatori con mezzo a vasca ciascuno, il tutto per 287 operazioni straordinarie; controllo di 12.800 postazioni su 19.000 esistenti e in più la proroga del “Ricicla casa gratuito” e della consegna fino a 2m cubi di ingombro al piano stradale; solo a Luglio ci sono stati 6.000 ritiri. A fronte di queste cifre, esistono diverse soluzioni alternative a Malagrotta, come Rocca Cencia, dove già nei primi mesi del 2015 si apriranno i cantieri e dove, già adesso, è stato rimesso in funzione il tritovagliatore mobile che può smaltire fino a 200 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno. Daniele Fortini è anche ottimista sulla fine del contenzioso con la società Colari di Manlio Cerroni, è accesa la speranza di recuperare almeno una parte del debito che la società ha nei confronti dell’azienda Ama, 30 dei 60 milioni finora stimati. Un mondo di rifiuti da smaltire, e la differenziata che decolla lentamente, specialmente in Italia, dove la cultura dello smistamento ha subito notevoli ritardi rispetto agli altri paesi d’Europa. “Ricordo a Berlino – ci racconta un residente di Monteverde – quattro anni fa, vidi un centro raccolta bottiglie di plastica, accanto ad un supermarket. Infilavi le bottiglie dentro un contenitore e in cambio ricevevi delle monete”. Ma questo è solo uno dei tanti esempi sparsi per il mondo, come in Brasile, dove fanno raccolta differenziata di lattine di Coca Cola in cambio di qualche soldo. La popolazione è talmente povera che fa a gara per consegnare lattine vuote. Nonostante gli sforzi del Sindaco Marino, nella Capitale si moltiplicano le proteste attraverso i social network. Un fiume di polemiche hanno invaso la piattaforma Twitter del Sindaco, dal Tuscolano a Termini, da Malafede a Testaccio, passando anche per i quartieri bene, Parioli e Roma Nord, dove la situazione dei cassonetti non sembra migliorata. A darne prova le centinaia di foto postate. Ma il Sindaco rassicura che tra i depositi individuati ci sarà anche la riconversione di Salario, l’uso di Rocca Cencia e Ponte Malnome. L’estate esalta il fetido odore che emanano i cassonetti in fila lungo i marciapiedi, stracolmi di sacchetti colorati, presi d’assalto da zingari e senzacasa, in cerca di oggetti e scarti alimentari. Accanto ai cassonetti si trova un po’ di tutto. “Qualche tempo fa – racconta un altro residente di Trastevere – ho trovato uno slittino e dopo una settimana due sgabelli di legno ancora in ottimo stato”. Ci sono i diffidenti, cittadini che gettano sacchetti con spazzatura di vario genere durante la notte, così sfuggono ai controlli, oppure chi si lamenta delle tasse sui rifiuti, anche queste troppo alte rispetto agli altri paesi della Comunità Europea, considerando che l’inadeguatezza delle strutture di smaltimento e la burocrazia rendono la soluzione del problema ancora molto, molto lontana. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:42:52 |
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