Da circa tre anni Poste Italiane, divenuto ormai un polo finanziario e assicurativo, non garantisce la distribuzione della corrispondenza, e ciò accade ormai da Nord a Sud della nostra penisola

Se si cerca di comprendere le ragioni di questo vero e proprio ABUSO perpetrato ai danni della popolazione, si scopre che l'elemento primario per i vertici di Poste Italiane è la remunerazione che lo Stato elargisce a Poste Italiane ogni anno per garantire il cosidetto "Servizio universale" che è quello, appunto, di recapito della posta, così come è sempre stato.

Lo Stato Italiano gira a Poste Italiane 340 milioni l'anno ma la dirigenza di Poste Italiane ne pretende più del doppio. A causa di queto rimpallo di rinegoziazioni economiche fra Poste e Stato, ecco decimare migliaiai di portalettere, così da non garantire più la consegna della corrispondenza

Dappertutto, si ammassano nei centri smistamento, tonnellate di posta in giacenza: molte sono raccomandate ma anche contrassegni dell'assicurazione auto o altre importanti corrispondenze

In tutto ciò solo ora il Garante per le Comunicazioni, Angelo Cardani, dice di voler "Aprire un'indagine"

Nel frattempo, il Diritto a ricevere la corrispondenza è negato alla cittadinanza

A Roma addirittura, in molti centri di smistamento, hanno ormai sbarrato l'accesso alla cittadinanza "Per motivi di servizio e di sicurezza" dicono...

Uniamoci in una CLASS ACTION contro Poste Italiane e anche contro il Garante delle Comunicazioni per risolvere questa ulteriore infamia nei confronti dei cittadini: questi metodi sono da Regime Ditattoriale.

E' ORA DI DIRE BASTA MA ANCHE E SOPRATUTTO DI FARE QUALCOSA TUTTI INSIEME

UNIAMOCI IN UNA CLASS ACTION

ATTIVIAMOCI PER CAMBIARE QUESTA SITUAZIONE