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È l’Olanda la terza qualificata ai Mondiali di calcio 2014 che si stanno svolgendo in Brasile. Allo stadio Nacional di Brasilia la squadra di Van Gaal batte 3-0 un Brasile ormai alla deriva, sceso in campo con lo stesso atteggiamento delle semifinali o forse non ancora ripresosi da quel 7-1 subito dai tedeschi. L’Olanda, invece, decisa a tornare a casa almeno con la medaglia di bronzo, riesce a far sua una partita che, nei pronostici, la vedevano comunque ben messa. La determinazione degli Orange si fa vedere immediatamente. Nonostante il calcio d’inizio è affidato ai brasiliani, che cercano di comprendere come muoversi in campo, i calciatori olandesi cominciano ad affondare e nella loro prima azione si vede un’incursione di Robben atterrato da Thiago Silva. Per l’arbitro non ci sono dubbi è rigore. Siamo appena al 2' e a prendersi la responsabilità del tiro, ci pensa Van Persie che calcia e segna l'1 a 0, anche se Julio Cesar intuisce la traiettoria, ma non riesce a fermare il tiro forte e preciso dell’olandese. Il rigore concesso resta uno dei punti a sfavore dell’arbitraggio che durante la partita commetterà altri errori, infatti, dalle immagini a rallentatore, si nota che il fallo è avvenuto fuori area e non dentro, quindi l’arbitro avrebbe dovuto assegnare solo una punizione dal limite. Non ci sono tempi e modi per recriminare, si ricomincia a giocare immediatamente. Il Brasile cerca di uscire da quella che sembra un’apatia collettiva. Si gioca non ai massimi livelli e il secondo gol dell’Olanda è quasi una sorpresa. Al 16’ su errato rinvio di testa di David Luiz, Blind recupera la palla col sinistro e sempre con lo stesso piede la sistema, ma segna di destro. Sorpresa, lui che è un mancino, riesce a regalare con il destro il secondo gol alla sua squadra. Da adesso in poi la partita non ha schemi, è tutta improvvisazione dei brasiliani, i quali, comunque, giocano poco. Ci vogliono 22 minuti per vedere il primo tiro dei giallo oro, ma il colpo di Oscar viene parato facilmente. In una partita fatta soprattutto di attese, si vedono pochi tiri da entrambe le parti, anche se i brasiliani ci provano, ma senza precisione e quindi senza risultato. Al fischio finale del primo tempo, i giocatori di casa entrano negli spogliatoi a testa bassa. Il secondo tempo dovrebbe far risvegliare la voglia dello stadio di veder giocare il Brasile, con i suoi campioni, una squadra che metteva paura al solo nominarla. Dagli spalti partono le ole, incitamenti per la squadra e fischi per gli avversari, ma è l’Olanda a giocare meglio e lo dimostra continuando ad attaccare e restando nella zona brasiliana. Con il secondo tempo cominciano le sostituzioni del Brasile, prima Fernandinho al posto di Luiz ed Hernanes al posto di Paulinho. Poi anche l’Olanda comincia a sostituire Blind infortunato, esce in barella, sostituito da Jammaat. Arriva al 73’ il momento di Hulk, applaudito dagli spalti, al posto di Ramires. Si cerca il gol che potrebbe rimettere in gioco il terzo posto, ma la partita proprio non entusiasma. Anche se a provarci c’è lo stesso Hulk, che manda a lato. Gli ultimi minuti sono concitati e al 90’ arriva il terzo gol olandese. A segnare Wijnaldum servito da Janmaat e la storia ricorderà i 10 gol subiti dal Brasile in sole due partite. Un record negativo. Van Gaal manda in campo in questi mondiali, tutti i portieri. Sostituisce l’ultimo difensore, Cillessen, con Vorm, che gioca gli ultimi 5 minuti di recupero. Ovazione dei tifosi olandesi, mentre il Brasile viene salutato dai fischi del pubblico. A premiare la squadra Orange ci pensa Blatter che si complimenta con i giocatori, mentre resta impresso negli spettatori televisivi d’oltre oceano, il viso dei giocatori brasiliani, increduli e senza parole, per un mondiale che avevano preparato per vincere. L’Olanda resta l’unica squadra imbattuta in questo mondiale, avendo perso con l’Argentina ai rigori, confermandosi una delle più forti del mondo e con una difesa invidiabile. Ma faranno discutere anche molte delle decisioni arbitrarie che hanno caratterizzato la partita, come i tanti cartellini gialli emessi e quelli no, dall’arbitro algerino Haimoudi, oltre alle decisioni sul primo rigore concesso all’Olanda. Ora si aspetta solo la grande finale per mettere la parola fine sul mondiale brasiliano: Argentina – Germania, per incoronare la squadra più forte del mondo. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 25/11/2024 13:06:29 |
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