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La corruzione è ovunque! Qualcuno storcerà il naso, qualcun altro negherà fortemente questa dichiarazione, soprattutto se facente parte della categoria accusata di corruzione, ma i più continueranno ad affermare che si sapeva, che tutti, tra i corridoi, tra gli addetti ai lavori, tra i contribuenti, sanno e conoscono che la corruzione è ovunque, dilagante e senza ritegno. Ad accertarne questa verità, ci ha pensato il presidente dell’Anticorruzione Cantone, che in questi giorni ha istituito l’Unità speciale per Expo, dopo le inchieste che hanno portato all’arresto non solo imprenditori, ma anche funzionari pubblici coinvolti in uno degli scandali più grandi d’Italia e che conferma il non cambio di marcia che qualcuno si aspettava dopo le inchieste di “Mani pulite”. Invece ci ritroviamo, a distanza di anni, nella stessa ideologia di fare economia e mercato e soprattutto politica. Nulla è cambiato, tanto che ormai, se una ventina d’anni fa, parlare di corruzione sembrava un caso sporadico, adesso, invece, è all’ordine del giorno. L’Unità speciale messa su da Cantone, dovrà controllare e vigilare sulla correttezza e trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione di tutte le opere messe in cantiere per l’Expo Milano. A sancirne il compito e le direttive, una delibera datata 25 giugno e pubblicata sul sito dell’Autorità, proprio per precisarne la trasparenza. La sede dell’unità sarà a Roma, proprio presso l’ANAC, l’ente dell’anticorruzione, ma ci sarà anche una sede a Milano, dove c’è l’attività fisica dell’Expo. Nella delibera vengono evidenziati dei punti importanti che ne sottolineano il compito e le responsabilità: “l'unità operativa sia costituita da un ufficio di staff e da un ufficio per la vigilanza ed il controllo; che il coordinamento amministrativo della struttura sia affidato al Segretario generale dell'Anac, dott.ssa Antonella Bianconi; che siano predisposte dal Segretario generale le variazioni di bilancio necessarie a far fronte alle spese per l'unità operativa nonché sia prevista un'apposita categoria denominata Unità operativa speciale EXPO 2015 e che sia istituita un'apposita sezione nel sito dell'Anac dedicata a tutte le attività svolte dall'Unità operativa in cui venga pubblicata per prima la presente delibera”. Il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola, non usa mezzi termini e lancia l’allarme dichiarando che la corruzione è ovunque e che nessuna istituzione, o organismo ne è immune, allo stesso tempo nessuno istituzione con competenze pubbliche può ritenersi libera da responsabilità. Ognuno deve fare la sua parte in concomitanza con le leggi e le regole. Anche la crisi economica, la spending review del Governo, le numerose deroghe a norme e controlli, hanno permesso che la corruzione dilagasse in quello che è considerato il caso più eclatante del momento, visto che Expo è una vetrina internazionale che coinvolge paesi provenienti da tutto il mondo e che sarà anche una vetrina del modo di lavorare in Italia. La Corte dei Conti aveva già evidenziato i rischi che si correvano nella gestione non controllata dell’Expo, ma anche di tutti gli altri lavori gestiti dalla pubblica amministrazione o da partecipazione della stessa, o meno, che si corre per la rimessa in ordine dei conti pubblici, con la corsa anche all’eliminazione degli sprechi. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 11:06:44 |
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