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Papa Francesco continua la sua personale lotta alle egemonie della terra, ai potenti e a chi crede nella violenza. All’Angelus di domenica, giornata dedicata al Corpus Domini, torna a parlare di violenza sottolineando che “torturare le persone è un peccato mortale, è un peccato molto grave”. Sicuramente in riferimento alle continue notizie di violenza che vengono dai paesi in guerra, ma anche dai cosiddetti paesi “civilizzati”. Parlando della festa che ricorda il sacrificio di Gesù che si è donato per tutti, il papa ha sottolineato che grazie a questo dono, i cristiani possono plasmare il proprio cuore al Vangelo e possono amare non a misura d’uomo, ma a misura di Dio. “La misura di Dio è amare senza misura” ha sottolineato più volte papa Francesco nel suo discorso. Parole che arrivano all’indomani della visita pastorale che il pontefice ha fatto in Calabria, dove si è scagliato contro i mafiosi “questi non sono in comunione con Dio” ha detto parlando alla popolazione calabra, ma “sono scomunicati”. Non ha usato mezzi termini, nella Piana di Sibari, dove ha celebrato la messa, davanti a duecentomila persone e invitando la gente a combattere il male rappresentato dalla ‘ndrangheta. Un invito che è rivolto agli adulti del paese per permettere ai giovani di realizzarsi in un ambiente sano, lontano da associazioni mafiose che rappresentano il male, le ingiustizie, la violenza. L’ultimo invito lo ha fatto ai giovani, perché non perdano la speranza e continuino a lottare per la giustizia. Ha poi incontrato i parenti del piccolo Cocò, Campolongo, il bimbo di tre anni bruciato e ucciso a Cassano allo Jonio, “mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze” ha sottolineato il papa. L’incontro con i parenti, tra cui il papà del piccolo Cocò è stato uno dei momenti più commoventi della visita in Calabria. La visita, avvenuta in carcere dove è detenuto il padre di Cocò, ma anche l’assassino si don Lazzaro, Dudu Nelus, ucciso nei mesi scorsi proprio a Cassano. Un altro incontro, quello riportato attraverso YouTube, quello in cui papa Francesco fa fermare la sua auto mentre percorre il tragitto per andare alla Piana di Sibari, per salutare una ragazza ammalata. La sorella aveva tappezzato la casa e tutto intorno con un invito al papa, perché salutasse la sorella gravemente inferma e il papa non si è fatto pregare. Si è fermato, ha salutato la giovane e i parenti e poi è ripartito.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 11:13:09 |
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