Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Rifiuti elettorali

Rifiuti elettorali
Autore: Il Direttore: Emilia Urso Anfuso
Data: 11/06/2014

Fino a circa un anno fa, quando si parlava di “Monnezza” ci si riferiva sistematicamente a quella riversata a tonnellate sulle strade di Napoli. A vedere le immagini e a seguire il tormentone “monnezza” (chissà perché “monnezza” poi e non spazzatura) che da ogni testata giornalistica e trasmissione televisiva vomitava la propria ributtante visione catastrofica, si pensava forse che Napoli fosse l’unica Città in cui il servizio di ritiro delle immondizie fosse bloccato in tutto il suo iter soprattutto a causa di inciuci con la Camorra che – come si sa – anche con l’immondizia fa affari. In Italia e all’estero.

No, non solo la Camorra. Mi correggo. L’immondizia è un business. Come un altro. Ma è un business anche politico. Un tormentone elettorale come questo, chi se lo farebbe sfuggire? “Puliremo le strade di Napoli in mezz’ora! No: in un minuto”! E giu’ tutti a votare… Una chicca troppo ricca per non buttarcisi a capofitto. Si sa come funziona genericamente la politica: ogni partito si appropria di determinate problematiche sociali. Promette di risolverle per non risolverle mai. Altrimenti, che promettono poi i politici in odore di elezione?...

Insomma, d’immondizie a Napoli le strade ne propongono sempre un buon numero di tonnellate. Ormai fanno parte del panorama. Sono certa che molti turisti invece di fotografare il Maschio Angioino si affrettano a fare scatti “creativi” sui mucchi maleodoranti d’immondizia. Forse, sono migliori di coloro che si sono affrettati ad andare a fotografare il relitto della Concordia, con tanto di cadaveri ancora sott’acqua…Potenza della follia mediatica e sociale.

Tornando al caso immondizia…Nei tempi in cui non si parlava d’altro che di Napoli e le sue tonnellate d’immondizie e di tutto ciò che ruota intorno all’affaire “monnezza”, politica compresa e De Magistris novello eletto sindaco del capoluogo campano (guarda caso…) io notavo che nelle strade di Roma la situazione, non dico fosse uguale, ma tragicamente simile e in odore (o puzza?) di divenire in breve tempo tragicamente gemella a quella napoletana. Nessuno mi seguiva però. Tutti troppo presi a bestemmiare sulle immondizie altrui. Talmente ammaliati dalle sit-com mediatiche da non accorgersi dei quintali di spazzatura riversati nelle strade della Capitale. Bah… Strana gente gli italiani. Lo dico e scrivo da anni.

Insomma, il Sistema per qualche anno ha deciso di rendere importante il caso “monnezza di Napoli” come se nel resto d’Italia da Nord a Sud le strade fossero tirate ogni santo giorno a lucido con la cera.

Oddio: in certe città e paesi dell’estremo Nord sembra davvero che ci passino con la lucidatrice sulle strade, ma sono Città e Paesi ex austriaci. Deve essere un “problema” atavico quello di pretendere che un servizio pagato con le tasse dei cittadini funzioni davvero per certe popolazioni… Mica come da noi che per avere un servizio comunale dobbiamo – minimo! – assaltare il palazzo del Comune e rischiare il carcere per tentato omicidio. Al massimo ci consentono il suicidio, ma non è detto che risolva le situazioni.

Insomma: dopo tanto parlare e urlare della “monnezza” di Napoli, si accatastavano quintali e poi tonnellate d’immondizie anche in altre Città. Nessuno che se ne accorgesse. Cittadini in testa. Troppo presi dalle monnezze altrui. Ci mancherebbe.

A Roma ad esempio, e non parlo di stradine dimenticate di qualche anonima periferia ma di strade centrali, i mucchi si spazzatura emergevano giorno dopo giorno facendo bella mostra anche a beneficio dei sempre tanti turisti che ormai in ogni stagione giungono nella città eterna.

Si, è vero: Roma, sette coli di monnezza”. Si sa che già nell’antichità i romani realizzavano veri e propri cambiamenti territoriali accumulando cocci su cocci e spazzature varie fino a creare vere e proprie colline. Una sorta di modifica ambientale. Ogni paese e ogni epoca hanno i loro vezzi.

Ma si continuava a parlare imperterriti della “monnezza” di Napoli e di come e quando si sarebbe finalmente “risolto una volta per tutte il problema” De Magistris qualcosa doveva pure fare, poveretto, nei confronti del proprio elettorale. Lasciate stare che poi la monnezza non è scomparsa. Quisquilie. Pinzellacchere.

Insomma: mentre Napoli affondava nella monnezza, i colli di Roma aumentavano. E’ la sintesi del motivo di questo mio editoriale. La nuova realizzazione promette bene, anche se il progetto non è ancora ben definito.

Montarozzi d’immondizie oggi invadono tutti i quartieri di Roma. Di conseguenza si pensa che i nuovi colli di Roma saranno dislocati un poco dappertutto. Forse per non scontentare nessuno. Ti pare che le signore di Balduina sopporterebbero di non avere un colle sotto casa e di sapere che al Laurentino 38 ne hanno già realizzati 4? Giammai!

E che dire delle discariche romane che non vengono attivate? Le motivazioni? Una per tutte: quella di Malagrotta e il possibile sito di Falcognana sull'Ardeatina, non preso in considerazione perchè infastidiva il residente Onorevole Renato Brunetta, che non voleva nubi tossiche, transito di Camion e balle varie nell’area adiacente la sua mega villa situata appunto, a Falcognana.

La motivazione più recente per non risolvere l’ormai grave situazione della spazzatura della Capitale? Un rimpallo fra AMA, Comune e certificazioni. Scadenze dei termini. Cavilli. Intanto Roma diviene una novella Leonia. Una città fondata sulla monnezza.

Orde di politici si contendono l’affare, ne sono certa. Per promettere di sanare la situazione “in tempi brevi” ci faranno arrivare la spazzatura fino ai balconi del settimo piano.

Ne riparleremo...

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 21/11/2024 17:24:27

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -