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Bicentenario dell'Arma dei Carabinieri: reportage delle emozioni a Piazza di Siena

Bicentenario dell'Arma dei Carabinieri: reportage delle emozioni a Piazza di Siena
Autore: Il DIrettore: Emilia Urso Anfuso
Data: 07/06/2014

 

Carabinieri si nasce o si diventa? Probabilmente entrambi. Sono certa però di una cosa: sono poche le persone di entrambi i sessi e di tutte le età, che non abbiano provato almeno per un attimo il desiderio di indossare quella divisa e di sentirsi parte non solo di una grande famiglia – frase trita e ritrita – ma di una vera e propria squadra.

Un’enorme gruppo di persone che, in servizio attivo, familiari o – come me – simpatizzanti – non condividano con passione lo spirito dell’Arma dei Carabinieri. Uno spirito che parla di passione per le cose vere, oneste, trasparenti.

Parla anche di senso del dovere e di quel tipo di Onore che onora per il solo fatto di scoprirlo persino nel sorriso dei bimbi che albergano spesso nelle basi militari dell’Arma.

Si: Carabinieri si nasce.

Vorrei davvero poter leggere nel cuore di coloro che, invitati a Piazza di Siena lo scorso 5 Giugno per il primo giorno di festeggiamenti del 200° anniversario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri, non abbiano sentito forte il senso di quello spirito che fa dell’Arma una passione condivisa e – appunto – “Nei secoli fedele”: slogan coniato ad hoc allo scoccare dei festeggiamenti per il primo centenario.

Come non provare brividi di passione verso quelle divise, quelle incredibili formazioni a cavallo e ancora, giungere al pathos estremo al momento della carica dei cavalli una guarnigione contro l’altra lanciata a mille e frenata sapientemente da cavalieri avvezzi al controllo del proprio cavallo, che diviene tutt’uno col proprio compagno di azioni militari e di giochi e caroselli che sembrano impossibili a noi che del cavallo conosciamo appena le forme.

Una cosa è certa: al di la delle presenze istituzionali, della preparazione che ha portato l’Arma a giorni e giorni di prove estenuanti e con temperature già estive nella capitale, la cosa piuì emozionante è stata…Ritrovarsi Popolo unito grazie all’Arma dei Carabinieri.

Abbiamo urlato dagli spalti per incitare i cavalieri alla carica. Cantato tutti insieme l’inno di Mameli con la mano sul cuore. Persino pianto, come nel mio caso (ho visto occhi luccicare un poco dappertutto)

Una sola frase trova senso in tutto questo: grazie di esistere ad ogni singolo Carabinieri di qualsiasi livello e appartenente a qualsiasi nucleo. Ogni giorno date prova di grande coraggio e incoraggiate ogni singolo cittadino ad essere migliore. Una fortuna così, poche nazioni hanno.

Un pensiero su cui riflettere spesso, specialmente nei momenti peggiori. Quando tutto appare crollare, la fede inattaccabile dell’Arma ci sostiene.

Video: i caroselli e la carica

 




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Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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