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Juan Carlos lascia il posto a Felipe VI e la Spagna cambia volto

Juan Carlos lascia il posto a Felipe VI e la Spagna cambia volto
Autore: Teresa.Corrado
Data: 03/06/2014

39 anni di governo, una grande nazione con problemi di convivenza interni ed esterni, una crisi economica che ha visto la mobilitazioni di migliaia di giovani muoversi, in questi ultimi anni, radunatisi nella famosa piazza Puerta del Sol, per chiedere meno austerity da parte dell’Europa.

Questa è la Spagna che Juan Carlos lascia in eredità al figlio Felipe, con la sua abdicazione. Anni di contrasti, di lotte interne con i separatisti, di attentati, di crisi economiche e di boom economico, ma anche anni in cui il re, ha visto la propria vita privata entrare nella cronaca rosa e giudiziaria non solo per i suoi numerosi flirt, ma anche per i trascorsi dei figli.

Ben trentanove anni in cui la Spagna ha visto un monarca che ha cercato di portare il proprio paese sulla strada della democrazia. Difficile visto il periodo storico che ha seguito la sua ascesa al trono. Adesso, stanco da tanto lavoro, il re ha deciso di abbandonare la reggenza in favore del figlio Felipe, ormai pronto a prenderne il posto, come attesta Juan Carlos stesso nel suo discorso alla nazione. Per il re uscente, Felipe ha la maturazione, la stabilità, per portare il regno spagnolo in una nuova fase.

Ringraziamenti Juan Carlos li ha fatti a tutti coloro che lo hanno aiutato in questi anni di governo, a chi lo ha sostenuto, al popolo, e alla moglie Sofia che lo ha sempre sostenuto e appoggiato, lo stesso atteggiamento che sicuramente, ha sottolineato lo stesso re uscente, avrà il nuovo sovrano.

Il nuovo re prenderà il nome di Felipe VI e per la prima volta avrà al suo fianco una regina non di nobili natali. Letizia, infatti, è una borghese senza alcun titolo, che prima di sposare il principe ereditario spagnolo, faceva la giornalista. Per lei il futuro re spagnolo, aveva minacciato anche di lasciare il trono. La futura regina, invece, anche se non molto amata dal popolo, ha sempre svolto adeguatamente i suoi doveri, restando accanto al marito nelle cerimonie ufficiali, accanto alla suocera in quelle dedicate al sociale, ma pretendendo piena riservatezza nella sua vita privata e in quella delle sue figlie, oltre ad ottenere delle vacanze non ufficiali, ma private.

Tutti sintomi di un cambiamento presente anche sulla vita sociale della Spagna, incarnata in questo giovane erede al trono che deve fronteggiare una situazione economica e sociale difficile, ma con idee nuove, ben consapevole dei cambiamenti richiesti dai giovani spagnoli.

Intanto non si conoscono ancora bene i passi che la Spagna dovrà fare prima dell’incoronazione di Felipe, visto che è la prima volta che un re abdica in favore del suo successore e che la Costituzione non ha protocolli precisi per il passaggio delle consegne. Ma lo Stato si è messo subito in fermento e il premier spagnolo Mariano Rajoy è al lavoro per assicurarsi che tutto proceda “in un contesto di stabilità istituzionale” come prova di stabilità della Spagna. Una nazione che lentamente si sta riprendendo anche dalla grave crisi economica che ha colpito in modo violento i paesi europei del mediterraneo, ma che ha trovato negli spagnoli autentici combattenti, pronti a risanare il deficit e a riprendere in mano le redini della propria economia.

La notizia dell’abdicazione di Jaun Carlos, non ha fermato alcuni manifestanti nella centrale Puerta del Sol di Madrid, la polizia ne ha contati fino a 20.000 che attraverso i social network, si sono dati appuntamento per chiedere un referendum sulla monarchia. Lo stesso è avvenuto anche in altre piazze del paese. Ma in piazza sono tornati a manifestare anche i separatisti catalani che chiedono una consultazione per l’indipendenza dalla Spagna.  




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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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