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Le ragazze rapite in Nigeria saranno liberate solo in cambio della liberazione di prigionieri del gruppo di Boko Haram, compagni del gruppo terroristico che le ha rapite circa un mese fa. Un sequestro avvenuto in una scuola della Nigeria, che ha fatto scalpore, visto che le ragazze, moltissime minorenni, sono state prelevate mentre erano a scuola in quasi trecento e portate via per essere violentate, vendute, prostituite. È questa la tragica fine che si prospetta per le giovani, finite nelle mani di uomini senza scrupoli che non si sono fatti riguardo nemmeno per la giovanissima età delle ragazze. Il gruppo di terroristi ha mandato un video che dura circa 17 minuti, nel quale si vedono un centinaio di ragazze mentre pregano in un luogo segreto e coperte interamente dal velo, mentre nel sottofondo si sente la voce di di Abubakar Shekau, il leader di Boko Haram, mentre propone la liberazione dei suoi compagni. Dura la risposta del governo nigeriano che ha dichiarato a Sky News, tramite Reuben Abati, un consigliere speciale del presidente, che non pagherà alcun riscatto per la liberazione delle giovani e nemmeno di comprare le ragazze, “perché la vendita di esseri umani è un crimine contro l’umanità”. Il rapimento delle giovani ha sconvolto non solo il paese africano, ma tutti, tanto che per liberare le giovani, si sono mobilitati in tantissimi, con una scritta, “#BringBackOurGirls” che sta facendo il giro del mondo e che ha visti protagonisti non solo gente comune, organizzazioni, ma anche nomi famosi dello spettacolo e dello sport, arrivando anche a coinvolgere personaggi politici. Tra questi ultimi Michelle Obama, ma fra gli ultimi anche il premier inglese David Cameron che è apparso in tv, durante una intervista, con la scritta, come ha fatto la giornalista della Cnn Christiiane Amapour, che veniva intervistata insieme al premier, sulla rete Bbc. Il governo britannico sta collaborando attivamente per la liberazione delle ragazze, infatti ha inviato sul territorio una squadra di esperti di anti-terrorismo e intelligence, che collabora attivamente con un altro gruppo, questa volta inviato dagli Stati Uniti. Non si è dimenticato di loro nemmeno papa Francesco che utilizzando twitter, ha chiesto di pregare per la liberazione delle ragazze.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:10:00 |
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