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Captain America: The winter soldier, diretto da Joe e Anthony Russo, prodotto dalla Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Pictures, interpretato da: Chris Evans, Samuel L. Jackson, Anthony Mackie, Scarlett Johansson, Robert Redford, Sebastian Stan, Cobie Smulders, Frank Grillo, Toby Jones, Emily Vancamp, mostra un appassionante schema che gli permette di restare uno dei film maggiormente visti al cinema, battendo al botteghino titoli per nulla irrilevanti, soprattutto per ciò che riguarda le caratteristiche delle nuove tecnologie utilizzate per la realizzazioni di effetti speciali. Per chi ama i videogiochi ed è appassionato dei fumetti che narrano di supereroi e azione, Captain America è quello che fa per loro. Un film avvincente e pieno d’azione, che inizia con un salvataggio, dai tanti risvolti misteriosi e finisce con una delle maggiori azioni a carattere combattivo, viste solo nel film, sempre della Marvel, The Avengers, nel quale condividevano la scena vari supereroi. Un film pieno d’azione e di movimento che inchioda lo spettatore alla poltrona e non gli permette di controllare l’orologio, facendogli passare, in questo modo, due ore di adrenalina seguendo le avventure di Capitan America e dei suoi amici, tra cui figura una splendida e seducente Scarlett Johansson splendida Black Widow (Natasha Romanoff) che riceve, per alcune inquadrature ad hoc, l’apprezzamento dei più giovani spettatori, ma che sulla scena non ha nulla da invidiare al protagonista Chris Evans del quale, alla fine, condivide nel miglior modo, la scena. Con lui ci sono Falcon interpretato da Anthony Mackie e Samuel L. Jackson che è Nick Fury, colui che riesce a riunire sotto di se, i supereroi, guidandoli nelle loro battaglie. La storia narrata è quella che può da far ponte alle ormai trilogie che da anni hanno incantato il pubblico, un passaggio tra il primo film, che narra l’inizio della storia e l’ultimo che, invece, ne racconta una specie di conclusione, perché, anche se i film, alla fine devono terminare, le storie dei supereroi, quelle non finiscono mai. Ma è anche una sperimentazione, quella attuata dalla Marvel, dove i suoi personaggi, anche se in film diversi, restano legati fra di loro, in una sorta di legame tra le varie storie che si svolgono in luoghi diversi, ma che permettono ai personaggi di interagire anche da lontano. Non a caso nel film ci sono riferimenti a Iron Man o a Thor. Si parte quindi, da un attacco dell’episodio precedente di Capitan America e al film The Avengers, per continuare la storia del capitano scongelato e tornato in vita dopo cinquant’anni. Un legame che viene evidenziato anche dalla presenza, ormai anziana, della donna che era stata per lui una fidanzata, mentre il soldato cerca di comprendere e ambientarsi in quello che gli appare un mondo nuovo. Ad aiutarlo le persone che gli sono più vicine e che condividono con lui, momenti tranquilli ma soprattutto missioni ci sono Nick Fury, Black Widow e altri personaggi di contorno. Una trama a volte scontata, per chi segue le numerose narrazioni dei fumetti e ne conosce le dinamiche, alcuni avvenimenti si possono tranquillamente predire, per chi mostra particolare attenzione alle scene e alle vicende del film. Si potrebbe anche sottolineare la vicenda del film come una spiegazione di quella che è la vita reale. La S.H.I.E.L.D., nel film, è una grande organizzazione internazionale che ha alla base dei solidi principi in cui tutti credono e si battono con orgoglio. Ma anche qui, in questo mondo fatto di uomini e di interessi personali, nascono e si sviluppano dinamiche molto distanti da quelle che hanno visto nascere e crescere l’organizzazione. Un po’ come a simboleggiare che anche le associazioni private o le dinamiche politiche dei nostri giorni presentano volti oscurati dalla malvagità, dalla sete di potere e dalla crescente animosità per il controllo dell’intero pianeta. Personaggi dalla dubbia moralità, ben nascosti dalle azioni rivolte agli altri. Sarà solo per caso che sembra di rivedere, nei personaggi che nel film detengono il potere, i politici internazionali? Senza contare le “perle di saggezza” elargite un po’ ovunque, che dovrebbero far riflettere anche i meno attenti alle visioni di film con toni più pedanti, citerei “La verità è una serie di circostanze...” pronunciata da una riflessiva Natasha Romanoff mentre riflette sulle verità e menzogne che circondano lei e Capitan America. Nel cast anche attori del calibro di Robert Redford, un pilastro della cinematografia internazionale che, naturalmente, non ha bisogno di presentazioni, qualsiasi ruolo interpreti, lo fa magistralmente, giudizio superfluo per un attore della sua fama. Un film che riceve l’approvazione in positivo, non stanca e sicuramente attrae anche chi non è appassionato del genere.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 09:47:44 |
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