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Il centro di Roma è stato protagonista di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Non più black-bloc, con felpe nere, ma blu-bloc. La parte più violenta degli antagonisti appare a via Veneto, quando compaiono all’improvviso i k-way azzurri, indossati sopra le classiche divise nere ed è subito scontro. Al termine si conteranno 15 feriti, tra cui uno grave, un manifestante di 47 anni, peruviano che si è visto amputare la mano da un petardo che gli è esploso in mano. All’inizio ci sono lanci di uova e arance, poi si passa a bottiglie e bombe carta, alle quali la polizia risponde con cariche, in tutto due, conferma il Viminale, e lacrimogeni. Ma i minuti di scontri sembrano infiniti e il centro storico di Roma viene invaso dalla violenza. Il sindaco di Roma Ignazio Marino arriva in Campidoglio dove è attiva una unità di crisi, per monitorare la situazione minuto per minuto. Lo stesso Angelino Alfano, Ministro degli interni, elogia le forze dell’ordine che presidiano la manifestazione e i punti strategici della città. Gli irriducibili indossano le maschere di Anonymous che riesce anche ad oscurare il sito di Matteo Renzi, preso di mira dagli hacker, inoltre sui alcuni k-way appare il simbolo del Reparto Mobile della Polizia, a provocazione degli stessi contro le forze dell’ordine, definiti in passato blu-bloc. Scene di sfregio nei confronti delle istituzioni vengono da gesti di alcuni manifestanti. Un gruppo urina dinanzi alla sede del ministero del Welfare, un gruppo di donne a difesa della legge sull’aborto, lo fa dinanzi al ministero della Salute. Tutto viene ripreso e inviato via Twitter e attraverso i social network. La polizia e i carabinieri caricano le prime file del blocco vicino al ministero del Welfare mentre la parte pacifica del corteo retrocede nel panico da via Veneto a piazza Barberini e via del Tritone. Dopo gli scontri, nella zona resteranno a terra numerosi k-way a simbolo della giornata, mentre le ambulanze soccorrono manifestanti e agenti contusi. Il corteo degli antagonisti che ha portato in piazza migliaia di persone provenienti da più movimenti, No-Tav, No- Muos, i movimenti per la casa, precari e tanti altri che si sono aggregati allo stesso corteo, dove, per altro, partecipavano anche famiglie e quindi c’era la presenza di bambini. Numerosi gli striscioni contro il governo e la politica dell’austerity. Il corteo che parte da Porta Pia e a cui dovrà far ritorno, è aperto dallo striscione che dice “Ribaltiamo il governo Renzi”, ma numerosi sono gli altri che si possono leggere tra i manifestanti, “Il nostro piano casa, occupiamo tutto”, “Casa reddito dignità”, “Dalle metropoli alle Università assediamo austerity e precarietà”, ma non solo striscioni, anche manifesti attaccati sui muri della città che dicono “Potete chiamarci Neet (acronimo inglese che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione, ndr), rimaniamo precari incazzati”, oltre a questo si rivedono in piazza gli scudi di gomma piuma con i titoli di libri famosi per sottolineare il legame con la cultura e soprattutto con gli studenti. Tutto seguito da una rigida misura di sicurezza che prevede l’impiego di 1500 uomini, blindati e cancellate mobili a presidio di punti strategici della città. Prima della manifestazione la Polizia aveva fermato un gruppo di giovani con spranghe e mazze. Alcuni dei manifestanti sono stati identificati e fermati dalle forze dell’ordine. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 25/11/2024 19:27:43 |
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