Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Cronaca  
Don Giuseppe Diana, un sacrificio non vano

Don Giuseppe Diana, un sacrificio non vano
Autore: Teresa.Corrado
Data: 19/03/2014

19 marzo del 1994, alle prime ore del mattino, 7.20, don Giuseppe Diana, parroco della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, viene ucciso, prima di celebrare la Santa Messa.

Don Giuseppe era un parroco impegnato, nato a Casal di Principe, dove vive tutt’ora la sua famiglia, regno della camorra e del clan del bosso Francesco Schiavone, detto Sandokan.

In quel periodo la camorra ha il dominio della zona. La sua rete è ovunque, non vengono risparmiate nemmeno le istituzioni. I traffici di droga, scorie, sono all’ordine del giorno. Si spara per le strade e la lotta per il potere del territorio è affare dei clan.

Don Peppino che è nato a Casal di Principe non vuole arrendersi allo sterminio della sua terra, non vuole che le parole restino inascoltate e incita i suoi parrocchiani e tutta la gente che conosce a ribellarsi, a non aver paura delle minacce, ad essere uniti nella lotta. Solo insieme si possono sconfiggere le associazioni mafiose, la camorra. Per questo non si ferma mai e cerca di aiutare quanta più gente, in quei momenti così duri e difficile a causa dei clan.

Il suo lavoro non viene visto di buon occhio dalla camorra che vive grazie alla paura della gente e alle sue divisioni. Il killer affronta il sacerdote da solo, colpendolo cinque volte. Due colpi alla testa, uno al volto, uno alla mano, uno al collo, tutti precisi, infatti don Peppino muore sul colpo.

L’efferato omicidio sconvolge la comunità di Casal di Principe, ma l’indignazione si espande in tutta Italia. La camorra non ha colpito solo il cittadino che lottava per la legalità, ma ha colpito un uomo di Chiesa, un uomo dedito alla giustizia.

Per ricordare quel giorno, oggi a Casal di Principe sono scesi in piazza, in un lungo corteo, gli studenti delle scuole medie e superiori, i ragazzi della diocesi di Aversa, ma acnhe i bambini della scuola primaria, al seguito di uno striscione “Venti di cambiamento”. Tra gli studenti anche il fratello e la sorella de sacerdote, Emilio e Marisa Diana. La sorella, parlando con i giornalisti, dopo le vicende di questi ultimi anni, ha dichiarato: “Il sacrificio di don Giuseppe non è stato inutile, è servito ad innescare il cambiamento ed oggi è un simbolo della lotta alla criminalità organizzata”. Un lungo applauso è scoppiato sotto il balcone della casa della madre di don Giuseppe, dove si è affacciata la mamma ottantaduenne dell’uomo, salutata anche dall’onorevole Rosy Bindi presidente della commissione antimafia che si è aggiunta al corteo quando questo ha raggiunto la fine del percorso. Con lei anche don Luigi Ciotti, animatore di Libera.

Al corteo hanno partecipato anche il sindaco di Afragola e quello di Casavatore, insieme ai commissari prefettizi di Casal di Principe e altri comuni sciolti per sospette infiltrazioni camorristiche.

Anche la Camera ha voluto ricordare con un applauso don Giuseppe Diana, dopo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ne ha ricordato l’omicidio per mano della camorra.

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 10:35:51

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca

Autore: La Redazione
Data: 15/05/2020
E' morto il Maestro Ezio Bosso, aveva 48 anni

Restiamo senza parole per la morte del Maestro Ezio Bosso, esempio di cultura, genialità, capacità artistica ma anche grande cuore, onestà intellettuale e sensibilità umana.

Leggi l'articolo

Autore: Valerio L'Abbate - Redazione Economia
Data: 13/05/2020
Agricoltura: pronti i fondi per rilanciare il settore apistico

In Italia ci sono circa 56.000 apicoltori, con 1,5 milioni di alveari e una produzione annua pari a 23.000 tonnellate concentrate per lo più nelle regioni del Nord, che ci collocano al quarto posto tra i Paesi Ue.

Leggi l'articolo

Autore: Sergio Ragaini - Rubrica LiberaMente
Data: 08/05/2020
Fasi lunari, curve dei contagi e bufale...

Si era generata tanta aspettativa sull’agognata “Fase 2”. molti si aspettavano davvero una libertà di circolazione...

Leggi l'articolo

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Cronaca
Data: 04/05/2020
Roma: una donna da fuoco sul balcone al corpo senza vita di un 59enne

Sono stati i vicini ad allertare le forze dell’ordine, quando dalle loro finestre hanno visto l’incendio sul balcone: era il corpo dello sloveno, dato alle fiamme.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -