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In uno dei due posticipi domenicali la Juventus si impone 2-0 a San Siro contro il Milan e, complice il pareggio della Roma 24 ore prima, si invola a +11 sulla seconda della classe, che però dovrà recuperare la partita contro il Parma. Non si può dire che sia stata impressa la parola fine sul film del campionato, ma la squadra di Conte dà un segnale forte vincendo anche quando viene messa sotto per buona parte dell’incontro. Uno dei migliori Milan della stagione per qualità di gioco e mole di occasioni create ha molto da recriminare, ma con se stesso. La legge più banale del calcio spiega che il successo lo porta a casa chi segna di più, non chi ha il più alto numero di palle gol. E se non si finalizza contro una certa Juventus anziché i tre punti non ne arriva nessuno. Llorente allo scadere della prima frazione e Tevez con un bolide nella ripresa sono l’espressione maggiore del cinismo bianconero, che si regge molto anche su un ritrovato Buffon, dopo le polemiche per gli errori in campo e il gossip sulla vita privata. Meno divertente l’anticipo del sabato sera, dove Roma e Inter non sono andate oltre lo 0-0 in un match molto bloccato e che regala un pari che probabilmente non serve a nessuno: la Roma perde leggermente contatto dalla Juventus (ma almeno lascia immutato il vantaggio sul Napoli), l’Inter non stacca il gruppone che si gioca la qualificazione in Europa League, finendo solo per rosicchiare un punticino sulla Fiorentina. Da segnalare solo situazioni di nervosismo, come il colpo di De Rossi su Icardi, a rischio prova tv e squalifica, così come quello di Juan Jesus su Romagnoli. Curiosamente entrambi gli episodi erano nella rispettiva area di rigore, potevano essere un penalty con rosso per parte. Parità anche in quello. In zona Champions League rallentano Napoli e Fiorentina, probabilmente appesantite dalle fatiche europee del giovedì. I partenopei non vanno oltre l’1-1 a Livorno, al rigore di Mertens segue il pari rocambolesco dei toscani, con una goffa autorete del portiere Reina, che non blocca un cross dal limite dell’area piccola finendo per spingere la palla in fondo al sacco. Al Franchi Fiorentina superata 0-1 dalla Lazio – anche lei reduce dall’impegno di Coppa, discorso stanchezza che per i Viola vale fino a un certo punto. Decide il difensore albanese Cana al 5’ con una semi-rovesciata di pregiata fattura. Napoli che allunga a +7 sulla Fiorentina, quarta e a sua volta avvicinata da Inter, Verona, Parma e la stessa Lazio, che dopo l’eliminazione dall’Europa League rilancia le sue ambizioni europee in campionato. Appaiate al sesto posto, ad una sola lunghezza dall’Inter, le due rivelazioni gialloblu, anche se questa ventiseiesima giornata per Parma e Verona ha letture diverse. I ducali di Donadoni espugnano il campo del Sassuolo nel derby emiliano con un gol di Parolo in avvio. Non bene invece il Verona, che impatta 0-0 in casa contro il Bologna, che addirittura spreca un rigore con Bianchi ad inizio ripresa. Si allontana invece il Torino, già balbettante da qualche gara. All’Olimpico i granata perdono contro la Sampdoria grazie ai centri di Okaka al 7’ e Gabbiadini al 79’. Cerci e compagni scivolano al nono posto, superati anche dalla Lazio, vedremo se la flessione è solo un normale stadio nel corso di un’annata finora vissuta alla grande. Resta comunque un punto di vantaggio sul Milan, a sua volta agganciato al decimo posto dal Genoa, 2-0 al Catania con Antonelli e Sturaro, con gli etnei in dieci per 50’, sempre penultimi ma in piena corsa salvezza, lontana appena due punti. In zona retrocessione bel passo in avanti del Cagliari, 3-0 all’Udinese targato Ibarbo, Vecino ed Ibraimi, anche se più dello sport in Sardegna fanno scalpore gli insulti sul web al giocatore Dessena, “reo” di aver aderito domenica scorsa alla campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia. Per fortuna è arrivata anche tanta solidarietà al centrocampista dal mondo del calcio, dove il tema resta fortemente un tabù. Al momento sono in cinque a contendersi i due posti che garantiranno la permanenza in serie A, con il Bologna che sarebbe salvo con 22 punti, uno sopra Livorno e Chievo – sconfitto a Bergamo dall’Atalanta 2-1, Carmona e Cigarini per gli orobici, in mezzo il pari provvisorio di Dainelli. Catania e Sassuolo chiudono la graduatoria. Prossimo turno che vedrà due scontri ad alta quota. Dopo che Udinese-Milan e Catania-Cagliari apriranno le danze al sabato, domenica all’ora di pranzo sarà di scena uno Juventus-Fiorentina che promette scintille per la rivalità storica ed il sorteggio di Europa League ai prossimi ottavi di finale. Alle 15 in campo Bologna-Sassuolo, Chievo-Genoa, Inter-Torino, Lazio-Atalanta, Parma-Verona e Sampdoria-Livorno. Chiuderà il big match Napoli-Roma alle 20.45. Con il rischio che, in caso di successo della Juventus, diventi solo uno spareggio per il secondo posto. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:32:39 |
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