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Nella convulsa e frenetica vita quotidiana, in pochi si rimane ancora costantemente lucidi, in grado di comprendere i fatti, coerentemente consci di ciò che si dice ma anche di ciò che si ascolta. Credere. Credere fermamente in qualcosa o in qualcuno, oggi è facoltà quasi del tutto scomparsa. Bisognerebbe ogni giorno onorare chiunque continui a proteggere un'idea o un ideale: peculiarità ormai alquanto rara Chi mi conosce, chi mi conosce davvero intendo, sa che potrei dare la vita per il senso di Giustizia, Onestà intellettuale e indipendenza da qualsiasi lacciuolo determinato dalle schiavitù immorali che hanno inondato il pianeta. Non mi interessa ciò che pensa di me - con pregiudizio - chi di me non sa un beneamato fico secco. Parlo di Emilia, non della mia professione, che può trovare sostenitori e detrattori come è ovvio che sia. Non si può e non si deve piacere a tutti; è non solo infantile pensarlo, ma aberrante pretenderlo. Dopo la pubblicazione del mio editoriale "Luca Sofri: il blogger di 'Il Post' che gioca sporco in favore di Matteo Renzi" avvenuta nella notte fra il 14 e il 15 Febbraio su Luca Sofri - ecco il link - ho seguito le sue riflessioni, postume a tutto ciò che sta accadendo in seno alla politica nazionale e al passaggio di mano molto rapido fra Letta e Renzi al "comando" del Governo. Ciò che è scaturito dalle sue riflessioni mi ha fatto intendere che Luca ha conservato la favella, e cosa ancor più importante, la capacità critica. Sul suo blog personale appare evidente il famoso "elemento probatorio" con cui mi faccio scudo da sempre nella vita e nella professione, eccolo: http://www.wittgenstein.it Torno a scrivere che, chi mi conosce davvero, sa cosa io pensi del concetto di "potere" associato peraltro alla politica governativa: è un ossimoro scadente e mortificante di qualsuasi concetto di Democrazia. Ma tant'è: di Democrazia si parla fin dal 930 avanti Cristo. Che io sappia ancor oggi, si discute - a 2000 anni di distanza dall'assemblea degli Alþingi - su quale tipo di Democrazia sia meglio attuare in qualsiasi parte del pianeta in cui si scriva su qualche pezzo di carta "istituzionale" la parola. La "parola" appunto. Luca Sofri ha compreso cosa significhi Credere - volutamente scritto in maiuscolo - come lui sa fare, ma in tempi ormai non più dedicati agli idealismi. Ha sostenuto a spada tratta colui che peraltro, dovrebbe essere più che un “capo” un Amico. Mi colpisce quindi, in quest’epoca di “mignottocrazia” generalizzata e convulsa, il suo ripensare la politica, che giunge in un periodo storico mai vissuto prima su questo pianeta. Mai vissuto non certo perchè nei secoli non si sia vissuto tutto il bene, il male e il marcio possibile, bensì perchè ciò che accade oggi nelle condizioni politiche, sociali e anche tecnologiche non era possibile che si generasse per una serie infinita di criteri, compresa la tecnologia informatica che è stata smerciata alla società e diffusa a pieno regime. solo dai primi anni del terzo millennio. Mi auguro ovviamente, che il suo ripensare e la sua capacità critica continuino a fargli formulare via via, sempre nuove visioni degli accadimenti ma, sempre coerentemente aderenti alla verità, che non cambia solo perché il sistema attuale gioca persino a contraffare gli elementi probatori più eclatanti. Siamo ciò che eravamo trent’anni fa. Semmai, abbiamo dovuto scrollarci di dosso la convinzione che avremmo cambiato il Mondo intero, migliorandolo. Video:
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 11:39:26 |
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