Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
2025: disconnessione mentale (pubblicato nel 1999) - visioni del futuro che e'... oggi

2025: disconnessione mentale (pubblicato nel 1999) - visioni del futuro che e'... oggi
Autore: Il DIrettore: Emilia Urso Anfuso
Data: 15/02/2014

Questo "racconto" lo scrissi nel 1999 e fu pubblicato dal quindicinale "L'Obiettivo delle Madonie" - Direttore Ignazio Maiorana - una testata locale della Regione Sicilia. Alcune persone lo lessero come l'inizio di un romanzo fanstascientifico. Altri, come il presagio di ciò che avremmo vissuto.  Buona lettura, buona riflessione. La realtà - anche sul futuro - non è difficile da vedere e prevedere. Basta guardare, ascoltare, associare, non perdere mai lucidità, mantenere la memoria in allenamento...

2025: Disconnessione mentale

di Emilia Urso Anfuso

 

© - Tutti i diritti riservati - 1999
La riproduzione anche parziale del testo deve essere autorizzata dall´autore, che rimane comunque l’unico responsabile riguardo il contenuto del testo pubblicato.

Quella mattina tutto appariva solito. Colori della luce e mormorare in strada della gente. Nulla che facesse presagire un cambiamento nella quotidianità di ognuno. Alzando gli occhi verso il cielo, ci si stupiva ancora a vedere il Sole, enorme massa sferica ormai vicinissima alla Terra, ma quasi spenta e priva di energia, imbragata in una fitta rete di cavi anti-attrattivi. Negli ultimi dieci anni, lo spostamento dell'asse terrestre aveva dissestato totalmente gli equilibri spaziali attorno al pianeta, così si era dovuto lavorare contro il tempo per arginare in fretta gli inevitabili danni senza ritorno che l'evento avrebbe potuto provocare.


Evya guardò il cielo, e rabbrividì. Rabbrividì di sconcerto e stupore, come le accadeva ormai da dieci anni ogni qualvolta trovasse il coraggio di alzare gli occhi al cielo. "Sembra stia svanendo per sempre" pensò, e preferì tornare alle sue commissioni. In strada, malati - quasi tutti di mente - ed i SFD (senza fissa dimora) occupavano i tre quarti della superficie stradale, ed ogni giorno molti altri si riversavano sulle vie ad aumentare il mucchio. "Programma di riequilibro Sociale" (PRS) lo aveva denominato il Governo Globale. Una sorta di scrematura umana atta a discriminare sempre più i deboli e a dare glorie ed agevolazioni a coloro - sempre meno - che riuscivano a dribblare con sempre maggior capacità fra le difficoltà della vita. Così, fra le fila informi dei disadattati, di coloro cioè che dal sistema protocollare PRS si autoescludevano per abbattimento neuronale o per la totale mancanza di risorse economiche, data a piene mani al sistema Governativo Globale, che studiava nel frattempo, un modo per elevare i pochi elementi umani rimasti in gioco nelle piene facoltà mentali. Quando era cominciato tutto questo? Evya si scostò una ciocca di capelli dalle labbra. Tornò indietro coi pensieri. Ricordava confusamente a sprazzi. Una sorta di flashes rapidissimi che le rimandavano immagini sfocate, quasi senza senso. Gente alla guida di vetture di diverso tipo (ora le vetture, rarissime, erano uniformate nel colore e nel modello dal PRS)Gente frettolosa camminare per le vie verso le diverse occupazioni. Vociare, ridere, urlare...ora il silenzio quasi tombale, era scosso soltanto da un'uniforme mormorio, quello dei SFD. Un continuo lamento, sempre più debole e fievole. E la totale mancanza di movimento a far vivere la città. Evya raggiunse la sua vettura. Lo scannerizzatore iridale emise un lieve bip e la portiera si aprì. Evya impostò il piano di viaggio, mentre il sistema di sicurezza vitale ad energia repulsiva, le si poneva intorno al corpo. Guardò fuori dal finestrino, in pochi secondi avrebbe raggiunto la sede del Governo Globale ove lavorava nel settore monitoraggio delle risorse umane, sezione ICCS (individui con capacità superiori)Senza alcun rumore, l'auto si alzò di pochi centimetri dal suolo, in 25 secondi netti raggiunse il parcheggio della sede del Governo.


L'autoparcheggio era insolitamente pieno per quell'ora. Evya disattivò il sistema di sicurezza mentre la vettura si agganciava all'ancoraggio attrattivo. Scivolò fuori dall'abitacolo e si diresse al controllo di riconoscimento genetico. Entrò nella capsula d'accesso al sistema. Lasciò cadere una goccia di saliva nell'analizzatore ed attese la scansione dei geni. La luce azzurra lampeggiò due volte prima che la porta scorresse per lasciarla entrare. Il suo ufficio si trovava al terzo livello sotterraneo. All'esterno il Palazzo del Governo si presentava come una gigantesca piramide di vetro. Ma la struttura emergente, in realtà altro non era se non un catalizzatore di energia solare. I reparti operativi, erano dislocati in settori sotterranei fino al quinto livello. Il sesto livello, conteneva l'archivio dati ed il nucleo centrale del sistema operativo di tutta la struttura, ed era denominato: BRAINCHIPS. Evya entrò nel turboascensore ed uscì nel suo ufficio. Le lampade riproduttrici di luce solare si accesero al suo ingresso, diffondendo una luce calda e silenziosa. Notò un visualizzatore cerebrale sulla scrivania. "Diavolo di un Kornel, non se ne dimentica mai" si disse sorridendo. Azionò il "remember" e fece comparire il suo ricordo di una rosa rossa e profumata. Ad occhi chiusi aspirò a fondo l'odore delicato. "Buon compleanno Evya!!" le ricordò la sua mente, mentre l'immagine di Kornel le baciava le labbra. "Clash!..." L'immagine scomparve...un'attimo di vuoto nella mente: il tempo necessario alla riconnessione con la realtà. Evya sedette alla scrivania e prese un fascicolo di documenti: "Gestione umanità marginale - operazioni di monitoraggio ed risoluzioni definitive". Risoluzioni definitive...L'eutanasia, era divenuta a norma di legge, la logica conseguenza al sempre più allarmante riflusso sulle strade di esseri umani "non aventi diritto ai diritti", persone che non erano riuscite a superare gli innumerevoli e difficilissimi test discriminatori della razza umana. D'altronde, questi test si erano resi necessari considerando le sempre più scarse risorse vitali del pianeta. Evya pensò alla sua famiglia: lei era l'unica superstite. Non ebbe emozioni a questo pensiero. La sua sopravvivenza era considerata opportuna per lo sviluppo ed il miglioramento della specie considerata eletta. Lei ne faceva parte a pieno titolo. Le emozioni avevano reso gli esseri disadattati al nuovo programma di sviluppo socio-ambientale. Le emozioni non sviluppavano rendimento... Evya sospese le elucubrazioni mentali: ora doveva reinserirsi nel programma Globale.

 

Il Programma Globale, gestiva la comunità umana ormai da due anni. Il Governo era stato costretto a crearlo considerando l´allarmante sviluppo di problematiche inerenti la società che si stava ritrovando nella totale incapacità ed impossibilità di mantenere livelli vitali basilari. Le risorse alimentari, da quando l´ultima Guerra Psicologica aveva sortito effetti terrificanti nelle menti umane, che non osavano più sfidare la sorte utilizzando cibi considerati ad alto rischio venefico, venivano gettate in enormi inceneritori e le coltivazioni erano state interrotte per lo stesso motivo. Il bestiame veniva abbattuto ed i cadaveri venivano disciolti in acidi che non lasciavano tracce molecolari nell´ambiente. L´allarme mondiale, generato da pseudo infezioni e contaminazioni di ogni sorta, provenienti da fonti ora attendibili ora no, aveva creato negli esseri umani una depressione mentale totale, ove il certo e l´incerto si mescolavano ormai in una forma di fobia nei confronti di tutto. Si erano cercate nuove forme alimentari sintetiche, ma gli enormi costi di produzione facevano sì che solo pochi eletti potessero approvvigionarsi di tali elementi nutrizionali, monitorizzati da un Garante superpartes che ne assicurava l´assoluta innoquità. Così era stata creata una netta scrematura sociale, data fondamentalmente dallo status economico di chi poteva comunque permettersi il privilegio di esistere. Gli altri, coloro che venivano chiamati "Non Aventi Diritto", avevano due sole opzioni: il Programma di Auto-eutanasia, attraverso il quale il cittadino decideva a suo insindacabile giudizio di togliersi la vita attraverso l´assunzione di veleni di Stato totalmente gratuiti, oppure il riversarsi nelle strade, abbandonando case, proprietà di ogni genere e proclamandosi "Libero Individuo in Attesa di Morte Naturale". Il compito di Evya, nel Programma Globale, era quello di trovare motivazioni atte a convincere questi ultimi a propendere per l´Autoeutanasia...

........

Continua...

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 21/11/2024 06:07:26

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -