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La proposta di cancellare la pena dell'ergastolo ostativo è stata abbracciata da tutte le componenti politiche. Già presentata alla Camera una proposta di iniziativa popolare con richiesta di abolizione dell’ergastolo. Anche Stefano Rodotà Don Luigi Ciotti, sostengono l'iniziativa. ATTENZIONE: In Italia esistono due tipi di ergastolo: Normale e Ostativo. Di seguito le informazioni utili a comprendere di cosa stiamo parlando: L'ergastolo è previsto dall'art. 22 codice penale. La pena è perpetua, cioè a vita, ed è scontata in uno degli stabilimenti a ciò destinati, con l'obbligo del lavoro e con l'isolamento notturno (l'art. 22 c.p. deve intendersi implicitamente modificato in parte qua, poiché l'art. 6 comma 2 della legge 26 luglio 1975 n° 354 dispone che "i locali destinati al pernottamento dei detenuti consistono in camere dotate di uno o più posti senza distinguere la pena da eseguire"). Ne deriva che l'isolamento notturno non è più attuato, mentre quello diurno rimane vigente per via del summenzionato articolo. Il condannato all'ergastolo può essere ammesso al lavoro all'aperto. In realtà la pena massima ammessa nell'ordinamento italiano in qualsiasi forma è di 30 anni, pari a 26 + altri 4 di carcerazione cautelare se al 26° anno non viene chiesta o concessa la libertà condizionale. In Italia esistono due tipi di ergastolo: quello normale e quello ostativo. Il primo concede al condannato la possibilità di usufruire di permessi premio, semilibertà o liberazione condizionale. Il secondo, invece, nega al detenuto ogni beneficio penitenziario, a meno che non sia un collaboratore di giustizia. Ostativo è uno status particolare di quei detenuti (non necessariamente ergastolani) che si trovano ristretti in carcere a causa di particolari reati classificati efferati dal nostro ordinamento giuridico: associazione di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.), sequestro di persona a scopo di estorsione (art. 630 c. p.), associazione finalizzata al traffico di droga (art. 74 D.P.R. n. 309/1990), ecc. i quali ostacolano la concessione dei benefici previsti dalla legge (ad esempio: assegnazione lavoro all’esterno; permessi premio; misure alternative alla detenzione; affidamento in prova, detenzione domiciliare, ecc.) (Da Wikipedia) Il problema in sè è reale ma deve essere più approfonditamente dibattuto e NON DECISO DI FRETTA Se da un lato è vero che la condizione delle carceri in Italia è deplorevole e che mai è stato attuato un piano di RECUPERO dei carcerati, dall'altro dobbiamo attentamente riflettere su alcuni punti: - in Italia esistono 44 strutture carcerarie pronte, inaugurate e MAI attivate. Molte stanno letteralmente cadendo a pezzi Nuove. Mai usate - in Italia ad oggi NON è mai stata fatta una vera e propria RIFORMA del sistema carcerario men che meno del sistema di rieducazione dei carcerati. Il Motivo? Ogni Riforma nel nostro Paese, di qualsiasi settore essa sia, rimane sulla carta perché alla Riforma NON corrispondono poi i finanziamenti e le liquidità economiche per metterle in atto. - Considerando tutto ciò, operare di fretta per cancellare la pena dell'ergastolo, nel caso in cui ciò dovesse avvenire a livello legislativo, la conseguenza ovvia sarà quella di: NON avere più alcun tipo di certezza della pena in special modo per i reati più efferati quali l'omicidio comprovato, lo stupro etc... Un esempio esplicativo generale: quando si condanna un reato efferato con più di un ergastolo, ciò serve a far si che nonostante sconti di pena e varie, si garantisca almeno un poco che il condannato abbia sicuramente un tot numero di anni da passare in cella Considerando poi che, nessuno sta trattando in amniera seria e concreta la risolizione della rieducazione dei condannati né della risoluzione della condizione dei carcerati, se passerà come norma la cancelllazione della pena dell'ergastolo NESSUNO Più avrà da temere NULLA anche nel caso in cui massacrasse 1.000 persone e lo confessasse pubblicamente. ADERITE, FATE ADERIRE E DIFFONDETE Se si deve rifromare il sistema carcerario e il sistema di detenzione NON possiamo permettere che lo si faccia senza parlarne approfonditamente. Il fatto che le forze politiche nazionali portino l'esempio delle altre nazioni europee denota solo un maggior crimine, in quanto nelle altre nazioni europee la situazione sia delle carceri che del sistema di riabilitazione dei condannati E' COMPLETAMENTE DIVERSO. Per qualsasi altro chiarimento e per formare gruppi regionali di lavoro sul tema, potete contattare la Redazione: info@gliscomunicati.it Direttore responsabile del quotidiano nazionale online: Fondatore e Presidente del Movimento Nazionale a sostegno dei diritti civili: www.noinazione.it |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 12:35:05 |
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