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In attesa del recupero in aprile di Roma-Parma, sospesa dopo pochi minuti per la pioggia incessante caduta sul terreno dell’Olimpico, la Juventus si gode la vittoria nel derby d’Italia sull’Inter ed il provvisorio vantaggio di nove punti sulla prima inseguitrice – virtualmente sei se i giallorossi riusciranno ad imporsi sui ducali. Alle spalle bruschi stop per Napoli e Fiorentina, nel gruppone Europa League vincono Verona e Lazio, pari tra Milan e Torino. Il clou è stato il match dello Juventus Stadium fra bianconeri e nerazzuri, con le due squadre che arrivavano con stati d’animo opposti: la Juve rinfrancata dal pareggio con la Lazio ottenuto in dieci, l’Inter in piena crisi, potendo aggrapparsi solo alla speranza che gare come questa possono far tirare fuori il meglio, anche quando si pensa di non averlo. Ma a differenza dell’anno scorso ai milanesi non è riuscita l’impresa di espugnare Torino, anzi la debacle è stata evidente. Lichtsteiner, Chiellini e Vidal portano i padroni di casa sul 3-0, poi Rolando accorcia su angolo, ma a parte un gol divorato da Palacio la partita non si riapre. Altra squadra in un momento no è il Napoli, dopo i pareggi con due piccole quali Bologna e Chievo, i partenopei ne prendono tre dall’Atalanta. Le firme di Denis (doppietta) e Moralez hanno evidenziato la pochezza difensiva degli azzurri, che hanno letteralmente regalato tutte le segnature. E quando tieni Higuain ed Hamsik a riposo anche l’attacco ne risente, divenendo sterile. Da probabile rivale della Juventus, la squadra di De Laurentiis, contestato, è ora a quindici punti dalla vetta (59 a 44). L’unica consolazione è la sconfitta della Fiorentina a Cagliari, che evita l’aggancio al terzo posto. Pinilla su rigore, al quinto gol consecutivo contro i viola a questo punto vittima sacrificale preferita, sigilla un successo che stacca i sardi dalle sabbie mobili della zona retrocessione, distante sette punti. In zona Europa League bel successo del Verona, che scavalca l’Inter al quinto posto. Tutto nella ripresa nel 2-1 esterno al Sassuolo che si presentava col nuovo tecnico Alberto Malesani, peraltro un ex. Un autogol di Manfredini e un delizioso pallonetto del solito Toni lanciano gli scaligeri, il 2-1 di Floro Flores è tardivo e non spaventa nessuno. Alle spalle dei gialloblu, a due punti, l’Inter viene agganciata dal Torino: i granata impattano 1-1 a San Siro con il Milan, fermando appena a due la serie di vittorie di Seedorf. Immobile e il nuovo arrivato Rami fissano il punteggio, in una partita in cui il blasone veniva sconfessato dalla classifica. Non è ben chiaro infatti chi delle due abbia bloccato l’altra… Dopo il Parma a 32 con una partita in mano, riprende quota la Lazio, a 31. Quinto risultato utile per Reja, seconda vittoria consecutiva in trasferta e soprattutto le conferme che arrivano dalla difesa e dal gioiellino diciottenne Keita. Nella vittoria di Verona sul Chievo lo spagnolo-senegalese firma l’assist per Candreva e poi realizza il 2-0 finale con un secco rasoterra - deviato da un difensore. Insomma biancocelesti che rispondono bene alla cessione del “profeta” Hernanes all’Inter e alle polemiche che ne sono seguite in una piazza che vive di calcio. Nelle zone basse successo importante dell’Udinese, che si risolleva a Bologna con un 2-0 anche bugiardo. Di Natale su rigore e Nico Lopez nel recupero in contropiede i marcatori, ma felsinei che per il resto della partita hanno dominato senza però trovare la via del gol – dettagli. Inutile quanto divertente il 3-3 fra Catania e Livorno, con i toscani sempre avanti e raggiunti dagli etnei. Le due squadre restano ultima e penultima, ma la classifica è compatta e aperta a sconvolgimenti. A chiudere la ventiduesima giornata è stato il derby della Lanterna fra Genoa e Sampdoria, previsto alla domenica a pranzo ma rinviato a lunedì sera per le proteste dei tifosi. Non è più un confronto come ai tempi di Shkuravy ed Aguilera contro Vialli e Mancini, ci si gioca solo una classifica tranquilla, ma ancora resta particolarmente sentito dai sostenitori da meritare una cornice notturna. A deciderlo per la Samp è il redivivo Maxi Lopez, appena tornato a Genova. Un gol da attaccante vero che lascia increduli sul fatto che l’argentino non segnasse su azione da settembre 2012. Prossima giornata ad alta tensione, diverse le gare interessanti in calendario. Antipasto il sabato sera con Napoli-Milan, per arrivare a Verona-Juventus ed al piatto forte Roma-Lazio, derby della capitale che arriva in un buon momento di forma per entrambe. A fare da “panino” alla ventitreesima di campionato, le semifinali di Coppa Italia, che vedranno opposte Fiorentina-Udinese e Roma-Napoli, fondamentale sarà la gestione delle risorse per squadre che si giocano molto su più fronti. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:24:12 |
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