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Attentato a Trento, preoccupazione dal Presidente di Regione

Attentato a Trento, preoccupazione dal Presidente di Regione
Autore: Teresa.Corrado
Data: 28/01/2014

Una deflagrazione alle 5.00 del mattino e così, una bombola di gas esplode dinanzi al Tribunale di Trento, infrangendo le vetrate del Tribunale di Sorveglianza, ma anche quelle di altri enti pubblici e privati che hanno sede nello stesso palazzo, denominato Palazzo Europa. Il Presidente della Regione Trento non nasconde la preoccupazione sul clima che si respira in tutta Italia.

A dare l’allarme una delle guardie giurate che stava facendo il giro d’ispezione dell’edificio.  Questa ha subito avvertito la sua centrale che, a sua volta, ha chiamato il 113. L’esplosione è stata molto forte e il bagliore accecante.

Per fortuna non ci sono stati feriti, ma l’esplosione, se fosse avvenuta in orario mattutino, avrebbe potuto causare gravi danni, soprattutto umani. Sulla vicenda indagano la Digos e la Scientifica, per reperire elementi utili alle indagini e scoprire chi c’è dietro la mano che ha armato la bombola.

Le prime indagini hanno permesso di collocare la bombola, chiusa in un borsone della spesa, forse blu e poco più piccola di quella comune, sopra una delle terrazze delle balconate che percorrono gran parte del palazzo. Sono, però, balconate interne, sulle quali si affacciano la maggior parte degli uffici siti nel Palazzo Europa. 

La Scientifica sta raccogliendo reperti per riuscire a comprendere le modalità di innesto e scoprire ulteriori tracce per rintracciare mandanti ed esecutori di quello che per adesso viene considerato un attacco alle istituzioni. 

Nessuna rivendicazione, per ora, è giunta alle forze dell’ordine o alle redazioni di giornale, ma nemmeno è stata ritrovata tra i resti dell’esplosione e per questo tutte le piste sono aperte, anche se tra queste spicca quella anarchica. 

Sul posto sono arrivati anche il questore Giorgio Iacobone e il commissario di Governo, prefetto Francesco Squarcina.

Molto preoccupato è apparso il Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, che non ha nascosto la tensione che è palpabile in questo periodo: “Sono dei segnali davvero brutti, segnali che ci preoccupano”, ha affermato, aggiungendo “credo dovremmo darci tutti una calmata e credo che i brutti periodi del nostro paese sono iniziati anche sottovalutando segnali come questi”. 

Sicuramente tutti questi attacchi, rivendicazioni, segnali di insofferenza, provengono dal clima socio-politico del nostro paese, che non riesce a riemergere da una crisi che sta minando le basi sociali e umane del nostro sistema, attraverso un’economia che pensa all’arricchimento strettamente personale e non al bene comune.  

 



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